Umorismo al lavoro? Il concetto di lavoro è sempre stato associato, fin dalla notte dei tempi, a qualcosa di faticoso, di pesante, di difficile. I termini usati in diverse lingue per descrivere tale attività sono piuttosto espliciti: labor, in latino significa fatica, pena, sforzo; trabajo in spagnolo ha la stessa radice di partorire, mettere al mondo.
Per molti secoli il lavoro è stato effettivamente caratterizzato da fatica, condizioni igienico-sanitarie scadenti, rischi, soprusi, precarietà, disuguaglianze, ecc. Anche al giorno d’oggi il concetto di fatica e pena, di biblica memoria (“… con il sudore della tua fronte ti guadagnerai il pane quotidiano …”), rimane piuttosto presente nell’attività lavorativa.
Umorismo al lavoro: perché l’umorismo aiuta
Che cosa ci sarà da ridere in tutto ciò? Forse poco o forse molto, dipende dai punti di vista. Il divertimento viene associato, di solito, alla festa e alla contentezza; la sua etimologia latina divertere, tuttavia, evidenzia anche un altro aspetto importante: quello del distacco, dell’allontanamento dalla preoccupazione. Una risata ci può consentire, allora, di sperimentare contemporaneamente la riflessione e il divertimento, l’osservazione di un problema e un atteggiamento di distacco, la constatazione di un errore (nostro o di altri) e una reazione indulgente e allegra. L’umorismo aiuta a prendere le distanze dai problemi e ad osservarli con maggiore obiettività, permette di chiarire e ristrutturare atteggiamenti ed idee errate senza drammatizzare e senza far sentire la persona umiliata e sconfitta. Consente, inoltre, di ridere di se stessi, di accettare i propri limiti, di giudicare sé e gli altri con maggiore indulgenza, di far tacere il desiderio di onnipotenza e di perfezione, di cogliere l’ilarità di numerose situazioni quotidiane.
E’ possibile impiegare un approccio umoristico anche al lavoro? Diversi studiosi, ribadiscono a gran voce la necessità di far avvicinare il più possibile il lavoro al divertimento, a qualcosa di piacevole, di interessante, di stimolante. Recenti orientamenti teorici evidenziano come l’impiego di modalità umoristiche in ambito organizzativo consenta di creare un clima piacevole: le persone che lavorano in un ambiente sereno e divertente, in cui non mancano i problemi ma neanche le risate, mostrano una maggiore motivazione e un maggior impegno. La presenza di un clima lavorativo positivo viene percepita anche da coloro (fornitori, clienti, ecc.) che, a vario titolo, entrano in contatto con tale gruppo. Come in matematica, ad esempio, l’impostazione di un’equazione a due incognite richiede due descrizioni (complementari) della stessa realtà, così grazie all’umorismo è possibile ricercare differenti e divertenti modalità per descrivere, e risolvere, una situazione problematica.
Umorismo al lavoro: aumenta la creatività e la produzione di nuove idee.
Un ambiente piacevole e spiritoso, inoltre, agevola il pensiero divergente, la creatività e la produzione di nuove idee. D’altra parte se i membri di un gruppo non si sentono liberi di ridere, difficilmente si sentiranno liberi di proporre idee innovative. Il rapporto “motivazione-produttività” viene oggi affiancato e forse superato dal rapporto “umorismo-produttività” visto che un approccio umoristico, che non si limiti alle battute di spirito nelle pause lavorative ma che ricerchi nuove prospettive, nuove modalità creative per risolvere i problemi, per rendere più piacevole il clima lavorativo appare una risorsa preziosa e indispensabile. Alcune recenti ricerche dimostrano un notevole apprezzamento per un manager dotato del senso dell’umorismo: “il capo sa scherzare”, “sa controllare la situazione, rendendola più facile usando l’umorismo”, “è simpatico e cerca spesso di tirarci su di morale”, “alleggerisce la tensione quando siamo un po’ stressati”.
Come possiamo, allora, favorire il diffondersi dell’umorismo nel nostro ambiente lavorativo? La condivisione di aneddoti, barzellette, storielle divertenti in occasioni di ritrovo (pausa caffé, pausa pranzo, ecc.) rende il break piacevole e rilassante, consente, inoltre, di ricominciare il lavoro con rinnovato impegno ed entusiasmo. Arricchire il nostro posto di lavoro con elementi comici e stimolanti promuove preziosi momenti di relax e fornisce, spesso, energie ed incoraggiamento per affrontare situazioni impegnative. Cominciare una riunione con qualche barzelletta permette ai partecipanti di allentare la tensione, di attivare pensieri positivi, di guardare con maggior disponibilità ed indulgenza alle tematiche da esaminare. Durante gli incontri di trattativa o negoziazione predispone le parti ad una maggiore apertura e fiducia, stimolando la ricerca di nuove prospettive. L’umorismo in ambito lavorativo, in conclusione, sembra agevolare la comunicazione, migliorare le relazioni interpersonali, alleviare le tensioni e lo stress, ridurre la conflittualità, favorire la flessibilità mentale e il pensiero creativo, apre nuove ed interessanti prospettive, permettendo ai coraggiosi che lo impiegano di individuare stimoli divertenti là dove altri vedono solo problemi.
PSICO-BARZELLETTE
Napoli un uomo arringa una piccola folla che si è radunata attorno a lui: “Vogliamo più dignità” e la folla: “Bene, bravo!”. Lui: “Vogliamo più pane” e la folla: “Bene, bravo!”. Lui: “Vogliamo più lavoro” e la folla: “Morte al sobillatore!”.
In azienda. Un visitatore domanda: “Quante persone lavorano qui nella sua azienda?”
E il Manager: “Oh, circa la metà”
In ufficio. Entra il capo: “Vi ho già detto che quando si lavora non si fuma!”
“E chi sta lavorando?”
Un tizio viene fermato dai carabinieri in auto con il cane alla guida. “Ma bene, fa guidare il cane!”.
“Ma veramente… io ho solo chiesto un passaggio!!!”
Un tecnico della Telecom suona ad una vecchietta: “Chi e?”
Lui: “Alice”
Lei: “Alice?! Ma tu sei un uomo!”
Lui: “Ma signora ho l’ADSL!”
Lei: “Oh poverino, gay e pure infetto!”
Una signora sale su un taxi e si raccomanda: “Faccia attenzione, che sono madre di otto figli!”.
Il tassista si volta incredulo ed esclama: “E io dovrei stare attento??!”
Due amici stanno discutendo: “Ma allora perché sei scappato dalla sala operatoria prima dell’operazione?”
“Perché l’infermiera continuava a ripetere: – Coraggio, non abbia paura, è un intervento semplicissimo… ”.
“Embè? Non ti ha tranquillizzato?”
“Nooo, perché lo diceva al chirurgo!!!”
Sai cosa beve l’elettricista? Solo birra alla spina.
Un dentista sta compilando la cartella clinica di un nuovo paziente. Così domanda all’assistito: “Apparecchio?”
“No, grazie, già mangiato…”
Il modo migliore di fare soldi navigando con la rete è di lavorare su un peschereccio.
Una signora entra nello studio di un giovane dottore insieme alla bella figlia. “Signorina si spogli…”, comincia il medico.
“Veramente, dottore, la malata sono io, non mia figlia”.
“Oops, mi scusi… signora… faccia vedere la lingua…”
Il dottore al paziente:
“Incredibile, lei ha un testicolo di legno e uno di ferro! Non ha mai avuto problemi?”
“No, ho due figli stupendi, Pinocchio va a scuola e Mazinga all’asilo!”
Il pittore: “Posso dipingere le sue mucche?”.
Il contadino: “Perché non le piace il colore che hanno?”.
“Dottoressa, ho un erezione continua, giorno e notte, 24 ore al giorno, mi può dare qualcosa?”
“Vitto, alloggio e 1000 Euro al mese, di più non posso!”
Vecchietta in farmacia: “Dottore, menta forte”. Il dottore: “Ehi, bella figona!”