L’insonnia, che pare colpisca 13 milioni di italiani, è definita dalla fastidiosa difficoltà ad addormentarsi. Può presentarsi sia da sola che in associazione con altre patologie; molto spesso, però, a meno che non sia determinata da particolari condizioni mediche, le cause di questa manifestazione sono psicologiche.
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Fra i fattori più comuni che provocano l’insonnia, infatti, si trovano ansia, stress, preoccupazioni e depressione: la tensione generata dalle incombenze quotidiane impedisce di rilassarsi e di abbandonarsi al sonno. Del resto, a chi non è mai capitato di passare la notte in bianco prima di un esame o di un evento importante? Oltre all’influenza provocata dallo stress quotidiano, poi, nell’insonnia cronica è spesso presente la tendenza a preoccuparsi ed agitarsi per l’insonnia stessa. Chi soffre di questa problematica, infatti, spesso inizia a domandarsi ansiosamente già nel tardo pomeriggio se la notte riuscirà a dormire o meno. Preoccuparsi di non essere in grado di addormentarsi, però, mette il soggetto in condizione di essere teso e vigile, cosa che effettivamente aumenta le possibilità di restare sveglio.
Insonnia – Cosa fare se passi le notti in bianco
Il supporto psicologico è una soluzione ottimale all’insonnia e la sua efficacia è stata ampiamente dimostrata, tanto da essere considerata utile almeno quanto i farmaci, se non di più. In particolare, il professor Enrico Rolla(1) nel suo libro “Insonnia” descrive i seguenti step come passi per affrontare e debellare il problema:
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Fase educativa circa il sonno e le sue dinamiche
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Utilizzo di un diario del sonno per monitorare e meglio inquadrare la situazione
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Valutare la presenza di eventuali disturbi d’ansia o di depressione
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Utilizzare questionari per capire la gravità del problema e gli atteggiamenti che la persona mette in atto nei confronti del sonno
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Combattere abitudini e pensieri che possono aggravare il problema
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Identificare quelle idee disfunzionali che il soggetto può avere sul proprio sonno
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Insegnare una buona igiene del sonno, ossia fornire importanti ed efficaci consigli quali:
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Andare a letto quando si ha veramente sonno
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Utilizzare il letto solo per dormire o fare sesso
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Stare lontani da schermi e fonti luminose nelle ore serali
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Praticare tecniche di rilassamento
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Creare delle routine per rilassarsi prima di andare a dormire, come un bel bagno caldo o la lettura di un libro
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Fare attenzione a ciò che si mangia la sera
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Monitorare i progressi nel trattamento
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Questo protocollo si è rivelato molto efficace e anche abbastanza semplice da mettere in atto. Attenzione però: se l’insonnia è dovuta a problematiche più gravi e profonde, potrebbe essere necessario un percorso diverso. Solo risalendo alla vera causa, infatti, si può sconfiggere il disagio!
In definitiva, quindi, un sostegno psicologico è la soluzione ottimale se soffrite di insonnia: che sia attraverso incontri come quelli delineati da Rolla o attraverso delle sedute personalizzate e studiate sulle vostre esigenze, un bravo psicologo vi sarà di grande aiuto!
1 Rolla, E. (2019), Insonnia: il metodo per (ri)addormentarsi in 7 minuti. Gribaudo, Milano.
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