La sindrome dell’ape regina

“Le graduatorie servono a farvi capire a che punto siete, non chi siete.”

Questa citazione di David Foster Wallace riassume perfettamente il tema di questo articolo. Una delle cose più importanti per molte persone, al giorno d’oggi, è fare carriera, convinte che più raggiungeranno una posizione elevata in questa graduatoria metaforica, più saranno considerate migliori. E’ credenza comune, infatti, ritenere che lo status definisca l’identità, chi si è.

Se quando si parla di competizione, generalmente, si tende a fare riferimento alla competizione tra uomini, oggi ci vogliamo occupare di quanto accade nel mondo femminile: la cosiddetta “sindrome dell’ape regina” rappresenta l’atteggiamento ostile delle donne che hanno raggiunto posizioni di successo nei confronti di quelle a loro subordinate. Come l’ape regina nell’alveare, la donna che si trova al potere si sente più importante, poiché riveste il ruolo di protagonista.

Prendiamo per esempio Carla e Giulia, due colleghe di vecchia data. Da poco Carla ha ricevuto una promozione a direttrice generale del reparto in cui lavorano, e, a causa di questo, i loro rapporti iniziano ad incrinarsi: Carla comincia ad assumere degli atteggiamenti di superiorità, come se l’avanzamento di carriera l’avesse resa più brava e capace di Giulia. Quest’ultima, non contenta dei modi che l’amica-collega ha nei suoi confronti, prende le distanze da lei. Carla, d’altra parte, dopo un po’ di tempo si ritrova sola: durante le pause non ha nessuno con cui conversare e, quando esce dal suo ufficio, i colleghi si voltano dall’altra parte evitandola. Inizia quindi a pensare che forse i suoi comportamenti, dettati dalle sue insicurezze e dalla paura di non essere all’altezza del ruolo assegnatole, hanno rovinato il clima di serenità e amicizia che precedentemente si era instaurato nell’ambiente di lavoro.

Come si può notare dall’esempio riportato, questo fenomeno è caratterizzato da un’ambivalenza, ovvero presenta da un lato tratti di narcisismo, e dall’altro tratti di insicurezza.

Il narcisismo si manifesta nella mancanza di sensibilità verso i bisogni altrui e nella tendenza a reagire in modo difensivo se si diviene oggetto di osservazioni; si assumono così comportamenti giudicanti verso le proprie rivali e si muovono critiche per risultare migliori e desiderabili agli occhi altrui. Agendo in questo modo, però, si dimostra di avere una forte insicurezza, che si cerca di colmare calpestando l’autostima delle altre donne e svalutandole.

Molti ricorderanno Meryl Streep nei panni di Miranda Priesley nel film “Il diavolo veste Prada”: questo personaggio rappresenta un perfetto esempio di ape regina, una manager di successo autoritaria e intransigente, totalmente concentrata sulla vita professionale, che svilisce le qualità che vede nelle altre donne, prevaricandole senza pietà.

Questo atteggiamento non è comune solo nell’ambiente lavorativo, ma può essere ritrovato anche nell’ambito sportivo, scolastico o delle relazioni interpersonali.

Per riassumere, potremmo dire che quella dell’ape regina può non essere considerata una vera e propria sindrome, quanto piuttosto una continua, estenuante e controproducente ricerca di conferme.

 

 

 

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