Come superare il lutto per la perdita di un animale domestico: Il ponte dell’arcobaleno

Mary stringe con forza la mano della mamma, fissando una piccola lapide, con inciso il nome “Minnie”, circondata da fiori rosa. “Mamma, ma i cani vanno in Paradiso?” – chiede Mary, con le lacrime che colano sulle guance. “Non lo so, cara”- le risponde lei, sospirando. -“Il Paradiso è fatto per le persone”. Il faccino disperato di Mary, però, la induce ad aggiungere: “Minnie era una buona cagnolina. Forse per lei c’è uno spazio in Paradiso.” In fondo, anche la mamma ci spera, perché Minnie, anche se le distruggeva le aiuole e le mordeva le scarpe, già le manca.

Quella che vi ho descritto è una delle scene tipiche che si possono osservare ormai in molti Paesi, compresa l’Italia, dove stanno comparendo qua e là dei cimiteri speciali, pensati per gli animali domestici. Cani, gatti, criceti, persino canarini e tartarughe possono essere cremati o seppelliti in tombe fatte su misura, così che gli sfortunati padroni possano regalar loro qualche fiore e ritornare ogni tanto a ricordarli. In effetti, alcuni studi hanno dimostrato come il dolore per la perdita del proprio animale da compagnia, che in Inghilterra vanta anche il nome specifico di “pet loss”, può avere un impatto simile a quello per una persona cara, tanto da essersi conquistato, all’interno di report statistici, il quinto posto fra le cause della depressione. Purtroppo, però, esso viene ancora sottostimato e molti ritengono che piangere la morte del proprio cucciolo sia un segno di debolezza o, peggio, qualcosa di cui vergognarsi. In tanti, infatti, ritengono che soffrire per un animale non sia lecito, essendo questo meno importante di una persona. Tale convinzione, però, non annulla il dolore, anzi forse lo ingigantisce, perché continua a vivere e a stringere nella sua morsa senza poter trovare una valvola di sfogo.

 

Come superare il lutto per la perdita di un animale domestico: esprimere il dolore

È un dolore che, proprio perché taciuto e non espresso, scorre in noi silenzioso e senza parole, così come senza parole sono gli animali, che però sanno trasmettere affetto e vicinanza. Qualcuno di loro è per il suo padroncino un compagno scodinzolante di lunghe passeggiate e un guardiano fedele, pronto ad abbaiare e digrignare i denti a chiunque sfidi il suo amico umano, per poi però sfoggiare occhi dolci e un’aria tenera quando è arrivata l’ora dei croccantini. Qualcun’ altro, invece, si avvicina facendo le fusa quando il suo beniamino è triste, accoccolandosi sulle sue ginocchia e riscaldandolo col tepore del suo pelo. Altri ancora cinguettano ogni mattina il loro buongiorno, corrono all’impazzata sulla ruota per mostrare quanto sono felici del loro umano, o sguazzano nell’acqua in una boccia di vetro. Che sia con la loro lingua ruvida, con le zampette pelose o con il becco, gli animali finiscono per essere compagni inseparabili della vita quotidiana, capaci di renderla divertente e mai noiosa. Sono un antidoto alla solitudine e una fonte inesauribile di giochi e coccole.

 

Come superare il lutto per la perdita di un animale domestico

Proprio per questo, la loro mancanza non può essere ignorata e il dolore che ne consegue non va sottovalutato, né tantomeno tacciato come qualcosa di non conveniente. È preferibile accettarlo in quanto normale e transitorio, concedergli il suo spazio senza tentare di sopprimerlo o evitarlo. Confidarsi con qualcuno può essere d’aiuto e, se si sente l’esigenza, rivolgersi ad uno psicoterapeuta contribuisce a superare il momento difficile.

 

Nell’ulteriore tentativo di sfatare questi stereotipi, voglio raccontare a Mary, ma anche a tutti voi, una leggenda tramandata dagli Indiani d’America. Secondo questa tradizione, alla loro morte gli animali domestici verrebbero trasportati in un prato grande e bellissimo, dove l’erba è sempre fresca, il cibo è in abbondanza e i giochi non mancano mai. Stanno bene in quel posto, godendo di perfetta salute e di tutto quel che possono desiderare. Ad un certo punto, però, succede che uno fra di loro annusi un odore particolare: tutto il corpo si protende a capire cosa succede, gli occhietti vispi perlustrano il territorio, le orecchiette si alzano a cogliere ogni piccolo rumore. Ecco allora che riconosce il suo amico umano e il corpo intero si riempie di una felicità immensa, un’energia forte e nuova che lo pervade tutto. Così, spicca il volo sull’erba verde, sollevandosi su tutti gli animali che hanno scorrazzato con lui su quel prato, e raggiunge il suo amato compagno. Carezze e pianti di gioia accompagnano quell’incontro, insieme alla certezza che nessuno potrà mai più separarli. Allora, insieme, attraversano il Ponte dell’Arcobaleno…

 

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