Orbiting: Quando il Tuo Ex non Sparisce del Tutto. Un’Analisi Psicologica

Se sei nel mondo dei social media, potresti aver notato un fenomeno ambiguo: una persona con cui hai interrotto una relazione o un flirt (o che ti ha lasciato) scompare dalla comunicazione diretta, ma continua a “gravitarti intorno” online. Visualizza ogni tua storia, mette like sporadici, ma non risponde ai messaggi significativi.

Questo comportamento ha un nome preciso: Orbiting.

Come psicologo, ritengo fondamentale analizzare questa dinamica, che non è solo un fastidio digitale, ma una vera e propria fonte di confusione emotiva e un ostacolo al naturale processo di chiusura e lutto relazionale.

Cos’è l’Orbiting e Perché si Diffonde

L’Orbiting è un neologismo che descrive l’atto di interrompere ogni comunicazione diretta (simile al ghosting) pur mantenendo una presenza passiva e periferica sui social media. L'”orbiter” resta nel tuo spazio digitale, alimentando un’ambiguità che può essere estremamente destabilizzante.

A differenza del Ghosting (dove la persona scompare totalmente), l’Orbiting è più subdolo perché mantiene aperto uno spiraglio, una “porta di servizio” emotiva, impedendoti di voltare pagina completamente.

La Sottile Linea tra Orbiting e Gaslighting Emotivo

L’Orbiting è spesso una forma involontaria o, talvolta, consapevole, di manipolazione psicologica. La presenza ambigua sui social agisce come un costante promemoria, costringendo la “vittima” a interrogarsi continuamente:

 

  • Perché mi mette like se non vuole parlarmi?
  • Forse vuole tornare, ma è indeciso?
  • Ho interpretato male il nostro legame?

Questa confusione è un elemento tossico che favorisce l’ansia relazionale e mette in discussione la tua percezione della realtà e del legame.

 

Perché una persona si comporta in questo modo, evitando un confronto diretto ma non volendo sparire del tutto? Le radici psicologiche dell’Orbiting sono spesso complesse:

1. Paura della Chiusura e dell’Impegno (Attaccamento Evitante)
Molti “orbiter” manifestano una chiara difficoltà a gestire l’intimità e l’impegno emotivo. Lasciare una relazione attiva ma continuare a monitorare l’ex partner permette loro di mantenere una sensazione di controllo e un’opzione di riserva (“non si sa mai”), senza doversi esporre emotivamente. Questo si ricollega spesso a stili di attaccamento evitante o disorganizzato.

2. Bisogno di Esercitare Controllo e Mantenere l’Ego
Per alcuni, l’Orbiting è un modo per nutrire il proprio ego. Sapere che l’ex partner è consapevole della loro presenza online, e che magari soffre per essa, può dare una temporanea gratificazione narcisistica. Mantengono l’altra persona in stand-by per sentirsi desiderabili o influenti.

3. Evitare il Conflitto e la Responsabilità
Dire “È finita” richiede coraggio, maturità e l’assunzione di responsabilità per la sofferenza causata. L’Orbiting è la via più facile per evitare il confronto e il senso di colpa, trasformando una chiusura attiva in un lento, ambiguo disinteresse.

Come Uscire dall’Orbita e Tutelare il Tuo Benessere Emotivo

Se sei vittima di Orbiting, è essenziale riprendere il controllo della situazione per il tuo benessere mentale. Ecco tre passi pratici di matrice psicologica:

1. Riconosci e Accetta l’Assenza Reale
Un like o una visualizzazione non sono comunicazione. Il gesto digitale non è affatto indice di un desiderio reale di riprendere un legame significativo. Riconosci l’Orbiting per quello che è: una mancanza di coraggio e chiarezza da parte dell’altra persona. Accetta che la relazione attiva è terminata, indipendentemente dai “mi piace” che ricevi.

2. Metti Limiti Digitali: Silenzia o Blocca
Per dare a te stesso la possibilità di elaborare il lutto relazionale, devi eliminare i “rumori di fondo” che alimentano false speranze. Smetti di monitorare i suoi profili e, se necessario, blocca o silenzia l’orbiter su tutti i social. Proteggi i tuoi confini digitali per proteggere la tua sfera emotiva. Non stai scappando, stai scegliendo il tuo benessere.

3. Riporta il Focus su Te Stesso
L’Orbiting costringe la tua attenzione sull’altro (“Cosa farà? Cosa significa quel like?”). Devi riportare il focus su ciò che puoi controllare: la tua vita. Dedicati ai tuoi hobby, alla tua crescita personale e alle tue relazioni sane. Ogni volta che l’impulso di controllare l’orbiter ti assale, sostituiscilo con un’attività che ti nutre.

La Terapia come Strumento di Chiusura

Se ti accorgi che l’Orbiting sta cronicizzando la tua ansia o ti impedisce di avviare nuove, sane relazioni, un percorso psicologico può essere fondamentale. La terapia ti aiuterà a:

  • Comprendere le tue aspettative e i tuoi schemi relazionali.
  • Rafforzare la tua autostima per non dipendere da segnali ambigui esterni.
  • Elaborare la fine del legame in modo netto, costruendo una chiusura emotiva solida e definitiva, anche in assenza di parole chiare dall’altra parte.

L’era digitale ci offre nuove opportunità di connessione, ma anche nuove forme di sofferenza. Sii consapevole e scegli sempre la chiarezza e il rispetto per te stesso.

Hai bisogno di un supporto per elaborare una dinamica di Orbiting o per rafforzare i tuoi confini emotivi? Contattami per una prima consulenza psicologica.

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