Gelosia: quando è troppa? Una guida per conoscerla e interpretarla

La gelosia

Nei rapporti di coppia, la gelosia consiste nel temere di perdere la persona amata a causa di qualcun altro. A tutti è capitato di provarla almeno una volta, tanto che la si può considerare un sentimento normale nella vita umana, presente fin dall’infanzia (chi non è mai stato geloso del fratellino o del nuovo compagno del nostro amichetto preferito?). Tuttavia, la gelosia può comportare grosse difficoltà nella coppia, generando disagio sia in chi la prova che in chi la riceve, sino a provocare, talvolta, la fine della relazione. In alcuni casi sfortunati, poi, essa può sfociare in esiti patologici drammatici come quelli dello stalking, della violenza o del femminicidio.

È giusto, allora, provare gelosia? Quando diventa pericolosa?

Gelosia: quando è troppa? Una guida per conoscerla e interpretarla

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In realtà, bisogna innanzitutto precisare che la gelosia non è sempre identica, ma può assumere diverse forme. In particolare, si distinguono quattro tipi:

  • La gelosia emotiva è quella che si genera in risposta a comportamenti intimi o sessuali del partner nei confronti di qualcun altro. Ad esempio, può scatenarsi se il proprio compagno/a guarda con malizia un’altra donna/uomo, flirta con altre persone o, peggio, ha commesso un tradimento. Se proporzionata a quanto successo, la gelosia emotiva è sana e legittima, in quanto fondata su fatti reali in cui il partner ci ha mancato di rispetto e ha compromesso la nostra fiducia. Anche se può essere alimentata da insicurezze personali, infatti, questo tipo di gelosia dipende più dal comportamento del partner che dalla persona gelosa.

  • La gelosia ansiosa, invece, è quella che accade quando, con l’immaginazione, si creano dei “film mentali” in cui il proprio compagno/a è infedele. Piccoli episodi del genere sono normali e frequenti nella popolazione, ma occorre fare attenzione perché questa forma di gelosia spesso dipende dalle fragilità della persona gelosa, fra cui insicurezza, scarsa autostima e paura dell’abbandono. Se infatti si ha una bassa considerazione di sé, si tende a temere che l’altro possa trovare qualcuno di meglio; inoltre, la gelosia ansiosa può nascondere una forma di dipendenza dal partner. Se perciò si prova disagio per queste preoccupazioni e sospetti, è consigliabile una psicoterapia, di coppia o individuale (per la persona gelosa), per imparare a capire le origini di questa sofferenza e trovare modalità di comportamento migliori.

  • La gelosia possessiva si esprime invece con il tentativo di evitare il più possibile contatti del partner con l’altro sesso. In forme molto lievi può essere positiva può e manifestarsi dedicando tempo e attenzioni al partner per dissuaderlo dalle “tentazioni”; occorre però porre attenzione a questa forma di gelosia, perché può dar adito a comportamenti sbagliati e, talvolta, anche pericolosi, come togliere libertà all’altro, controllarlo o, nei casi estremi, commettere stalking.

  • La gelosia proiettiva, infine, è quella che nasce quando attribuiamo agli altri pensieri e fantasie nostre. È normale, infatti, in una persona fidanzata, fantasticare su qualcun altro ogni tanto, ma per i più morigerati e intransigenti pensieri di questo tipo possono essere inaccettabili. Talmente inaccettabili, da non riuscire ad accettarli come propri e da proiettarli sull’altro, arrivando a credere che sia lui/lei ad avere simili idee.

Gelosia normale e patologica

Quanto illustrato ha aiutato a far luce sulle varie forme di gelosia e sulle motivazioni che possono essere alla base, ma ancora non sono state date indicazioni per riconoscere quando la gelosia è eccessiva.

In generale, se non si limita la libertà dell’altro e lo si rispetta, la gelosia può essere anche positiva, perché lo aiuta a farlo sentire importante e amato. In particolare, la gelosia emotiva è sintomo di interesse e amore da parte della persona gelosa, tanto che a volte il partner può cercare di provocarla volontariamente, sentendosi soddisfatto e lusingato dalle attenzioni del proprio compagno/a.

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I campanelli d’allarme di una gelosia patologica sono invece:

  • Paura esagerata e infondata dell’abbandono da parte dell’altro (ad es. la persona gelosa continua ad essere spaventata nonostante le continue rassicurazioni e prove di fiducia da parte dell’amato)

  • Sospettosità indiscriminata per tutti i comportamenti del partner rivolti all’altro sesso

  • Forti sentimenti di inadeguatezza

  • Invidia e aggressività eccessive nei confronti di eventuali rivali

  • Aggressività verso il partner

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In conclusione, la gelosia fa parte della vita umana, ma occorre fare molta attenzione perché, se non controllata, può diventare pericolosa ed essere sinonimo di violenza piuttosto che di amore. Se ci si rende conto di non riuscire a gestire la propria gelosia o se si ha un partner eccessivamente geloso, una terapia di coppia è estremamente raccomandabile. Soprattutto, se ci si accorge che il proprio compagno è controllante, violento e irrispettoso, occorre confidarsi subito con qualcuno e chiedere aiuto!

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