In collaborazione con Giorgia Zanlorenzi
Ironia e relazioni
L’ironia è una cosa seria. Può sembrare un’affermazione apparentemente scherzosa e leggera ma essa è diversa dalle altre: non è humor, non è sarcasmo, non è satira.
L’ironia è una forma di linguaggio figurato (come le metafore) con specifiche caratteristiche. Questa forma di comunicazione può avere diversi scopi: quello di criticare o mettere in ridicolo qualcuno, di fare dello spirito, di aiutare ad affrontare aspetti negativi della vita con distacco e leggerezza, e può inoltre essere una figura retorica che consiste nel dire il contrario di quello che si intende affermare.
L’ironia ha diversi ambiti di applicazione, da quello educativo (famigliare-extrafamigliare), a quello psicoterapeutico, lavorativo (simmetrico o asimmetrico) e artistico.
È simile al gioco e alla metafora. Fonagy unisce l’ironia alla capacità di mentalizzare, una sorta di gioco con la realtà che fa leva sul “come se”, un “far finta di” come quello dei bambini quando giocano attraverso il role playing (Fonagy Target, 2007).
Ma, esattamente, a cosa serve essere ironici? L’ironia esprime in primis l’urgenza di dire a qualcuno cosa si pensa di lui o ciò che fa, mitigando l’impatto che la nostra opinione può avere su di lui, “addolcendo la pillola”. Spesso infatti riguarda comunicazioni spiacevoli rivolte all’altro sotto una forma più leggera che salvaguardi la relazione. Inoltre l’ironia comunica un’intenzione rispetto ad un contenuto e, attenuando un’ipotetica critica, fa sorridere.
L’uso dell’ironia, però, può essere davvero d’aiuto nelle relazioni? Il suo uso è più difensivo o collaborativo nelle relazioni?
La verità è che non sempre l’essere brutalmente diretti, espliciti, è fonte di progresso nelle relazioni.
L’ironia in questo può aiutare, insegnando a guardare le cose da un punto di vista diverso, in modo non ambiguo ma creativo.
L’ironia è una risorsa relazionale, perché rappresenta lo sforzo che le persone fanno per dire a gli altri e a se stessi un pezzo di verità scomoda in modo accettabile, all’interno del contesto interpersonale e sociale in cui lo scambio avviene.
Comunque, l’ironia è maggiormente colta se il contesto in cui si inserisce è condiviso, perché essa fa parte di un gioco relazionale. Inoltre appare legata all’intelligenza, la sua comprensione non è accessibile sempre a tutti.
Ironia e arte
Munari, sedia per visite brevissime.
Margritte, Ceci n’est pas une pipe.
Nella musica:
Elio e le Storie Tese, La Canzone Mononota
(https://www.youtube.com/results?search_query=la+canzone+mononota)
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