L’avanzare del femminismo ha fatto sì che le differenze di genere fossero enfatizzate al fine di ottenere un cambiamento.
Dalla nascita di questo fenomeno abbiamo fatto tanti progressi, descrivibili nella carta dei diritti UE.
Essa esplicita come l’uomo e la donna siano eguali, debbano avere le stesse possibilità, gli stessi doveri e diritti, parole che però trovano ostacolo negli stereotipi della società , descritti anche dal modello del contenuto degli stereotipi.
Questo schema spiega attraverso una matrice a 4 dimensioni come vengono classificati i generi.
Alle donne vengono attribuiti i concetti di calore mentre agli uomini di competenza .
In base a questi si può ottenere
ammirazione per una competenza alta e una basso calore
Disprezzo per una bassa competenza e un basso calore
Pietà per bassa competenza e alto calore
Invidia per alto calore e alta competenza
Questa schematizzazione fa parte di un concetto che si acquisisce per colpa della società e ci intrappola in una concezione errata delle persone .
Per questo molte donne in caso di crisi vengono licenziate, o delegate a compiti di inferiore complessità (evidente con il caso recente del covid -19).
Questo sessismo benevole viene accettato dalle donne , alle quali in cambio del lavoro viene proposta una protezione .
Il genere femminile viene associato e spinto anche nella scolarizzazione ai settori di cura , cura che poi con la maternità porterà a rinunciare o ridurre il lavoro a differenza del padre.
Un altro fenomeno che fa emergere le differenze è l’oggettivazione, la donna da sempre costruisce la propria identità sullo sguardo degli altri, è costretta ad un giudizio sul suo essere che diventa anche proprio, modifica il suo corpo per fa fronte al canone femminile.
Quando parliamo di oggettivazione, nelle donne facciamo riferimento ad un oggettivazione sessuale , la donna viene vista, criticata, valorizzata per le sue forme, mentre in un uomo vengono considerate altre caratteristiche , oltre che al fisico, ma non sessuali.
Questo ci porta anche a capire perché molto spesso alle donne vittime di violenza venga chiesto , “ma come eri vestita ?”, e in base a questo venga “scagionato ” dalle colpe l’artefice.
Sicuramente abbiamo fatto tanti passi , ma siamo ancora distanti da una società eguale .
–
–
–