A chi non è mai capitato, durante una lezione di un professore particolarmente soporifero, di guardare per l’ennesima volta l’orologio per scoprire che non erano passati neanche cinque minuti da quando si era vista l’ora? Quello stato di frustrazione e attesa in cui si cerca, senza trovarlo, un modo per ingannare il tempo viene chiamato “noia” ed è spesso evitato come se fosse un pericoloso male da cui fuggire. In una società infatti in cui la routine quotidiana è sempre più frenetica e la tecnologia ci costringe al multitasking, è inevitabile finire per abituarsi ad essere sempre attivi e affaccendati fra mille impegni, tanto che, quando si ottiene un po’ di quel così agognato tempo libero, si sente il bisogno impellente di riempirlo.
La noia e il suo ruolo importante e fondamentale nella nostra vita
In realtà, sebbene sia associata a qualcosa di sgradevole, la noia meriterebbe maggior considerazione e rispetto, perché diverse ricerche hanno mostrato come, a dispetto di quel che si crede, essa svolga un ruolo importante e fondamentale nella nostra vita. Quando siamo annoiati, infatti, entriamo a contatto con il nostro mondo interiore, con i nostri pensieri e desideri, mettendo in primo piano noi stessi e le nostre esigenze. Immaginando come ingannare il tempo, mettiamo in moto gli ingranaggi del nostro cervello ed esercitiamo così la nostra creatività, la quale è un’abilità determinante da coltivare. Ciò vale soprattutto per i più piccoli: è importante infatti che i bambini sperimentino la sensazione della noia per imparare a tollerare e poi colmare il senso di vuoto e mancanza che essa provoca. Inoltre, fermarsi a riflettere su cosa si avrebbe voglia di fare contribuisce a rafforzare la consapevolezza di sé stessi e delle proprie emozioni e permette loro di imparare a distinguere ciò che preferiscono da ciò che invece non fa per loro. Annoiarsi ogni tanto è dunque un toccasana per i bimbi: proprio come il brutto anatroccolo della famosa fiaba, il tedio può essere percepito come un peso o una sfortuna, ma in realtà può portare a buoni frutti e diventare, così, un bel cigno.
Che fare allora per permettere ai nostri bambini di avere il tempo di annoiarsi, senza però privarli di quegli stimoli necessari per crescere e diventare grandi? La risposta in realtà sta in un po’ di buon senso: è utile impegnare i figli in attività per loro benefiche e positive, come lo sport, la musica o i centri ricreativi, ma è bene assicurarsi che abbiano anche del tempo libero, dello spazio insomma per fare ciò che vogliano. No dunque alla routine sempre piena fra scuola e altri hobby e sì a qualche buco nell ’agenda dei nostri piccoli. Un altro stratagemma interessante potrebbe essere quello di stilare tutte le esperienze che ai bambini piacciono o che vorrebbero fare, come uscire per una passeggiata, andare al cinema o in piscina. Quando arriverà il momento di noia in cui i ragazzini non sapranno che fare, si potrà presentare loro la lista, invitandoli a considerare una delle opzioni scritte, proprio per aiutarli a scegliere autonomamente ciò che più li aggrada. Se poi nessuna delle proposte andrà a genio, tanto meglio: dovranno escogitare da sé come passare il tempo.
E per quanto riguarda gli adulti? Ebbene sì, neanche a noi guasterebbe annoiarci un po’, ma le ricerche mostrano che tendiamo a farlo nei momenti sbagliati. Infatti, spesso non abbiamo molto tempo libero di cui godere e il tedio ci assale proprio quando non dovrebbe, ossia a lavoro. Ciò succede non solo in impieghi ripetitivi e monotoni, ma anche nelle professioni che implicano più autonomia e responsabilità, come quella di manager o capo d’azienda. Questo accade non tanto per i compiti da svolgere in sé, che anzi sono spesso stimolanti e coinvolgenti, ma per il fatto che siamo sempre in compagnia dei nostri smartphone: essere continuamente connessi a Internet e quindi disturbati da e-mail, messaggi e varie applicazioni mentre siamo a lavoro, infatti, ci espone ad una situazione di information overload, dove il nostro cervello è bombardato da un numero spropositato di stimoli. Per difendersi dal carico eccessivo, il nostro sistema cognitivo ci trasmette la sensazione di annoiarci, rendendoci di conseguenza meno produttivi e attenti. La tecnologia stessa, inoltre, è anche quella che ci impedisce di sentire la noia quando abbiamo del tempo libero, perché la utilizziamo come distrazione. Sarebbe dunque bene spegnere i cellulari per poter essere più concentrati quando lavoriamo e più propensi ad annoiarci sì… ma nei momenti giusti!