Come incentivare il proprio impegno in poche mosse

Molti lamentano di non riuscire a perseguire un obiettivo con costanza e di essere spesso ostacolati da pigrizia e poca forza di volontà. Ciò può essere fonte di disagio non soltanto perché non si ottengono i risultati sperati, ma anche perché si costruisce un’immagine di sé stessi come persone sfaticate e deboli.

Ecco perché è importante adottare delle piccole strategie per aumentare il proprio impegno e la perseveranza. Ti darò allora dei piccoli suggerimenti per farlo, suddividendoli però in tre grandi categorie: quelli che riguardano la motivazione, quelli legati alla formulazione dell’obiettivo e infine quelli connessi all’azione. Ognuno di questi tre passaggi, infatti, è fondamentale per il raggiungimento di uno scopo: la motivazione determina le energie e le risorse che siamo disposti a investire in un compito, aiutando a tollerare la frustrazione e la fatica necessarie a portarlo a termine; la formulazione dell’obiettivo è cruciale per definire con precisione la meta verso cui puntare; l’azione qualifica tutti quei comportamenti e quei piccoli step che si mettono in atto nel cercare di perseguire i fini prefissati. Vediamo dunque quali accortezze possiamo adottare nei tre differenti ambiti sopracitati.

 

Come incentivare il proprio impegno in poche mosse

 

Come incentivare il proprio impegno in poche mosse

 

La motivazione

Prima di passare ai consigli utili, è bene puntualizzare che esistono due tipi di motivazione: quella intrinseca, che porta a cimentarsi in un compito per il semplice gusto di farlo, e quella estrinseca, che conduce ad impegnarsi in qualcosa in vista di una ricompensa finale. Ad esempio, molto diverso è il caso di un podista che tragga soddisfazione e gioia dal fatto in sé di poter correre da quello in cui ci si imponga di fare jogging tre volte a settimana per dimagrire. La motivazione intrinseca è molto più forte di quella estrinseca, regala un maggior senso di benessere e richiede sforzi minori nell’attuazione di un compito; è bene dunque cercare di attivarla e coinvolgerla anche in quelle situazioni in cui sentiamo che la nostra motivazione è totalmente estrinseca. Vediamo come:

  • Tieni conto dei tuoi valori: ciò in cui credi, i tuoi punti di forza e le tue passioni sono delle guide fondamentali all’interno della tua vita e possono essere delle basi d’appoggio fondamentali per ottenere nuovi risultati. Quando vuoi riuscire a svolgere un determinato compito, dunque, cerca di far sì che esso inneschi le tue qualità e sia in linea con i tuoi valori. Ad esempio, se vuoi rimetterti in forma e desideri praticare un’attività sportiva, ma sudare e faticare non ti è mai piaciuto, pensa a come potresti aumentare il tuo divertimento e la tua soddisfazione: se sei una persona molto socievole a cui piace fare nuove amicizie, potresti magari iscriverti ad un corso di gruppo o semplicemente passeggiare in compagnia di qualcun altro; se sei un’esteta e ami la bellezza, tieni in conto l’idea di fare scampagnate all’aria aperta, di andare a cavallo, praticare sub o canottaggio; tutte queste attività possono farti scoprire scenari selvaggi e incontaminati da cui è impossibile non venire rapiti; infine, se ritieni importante combattere l’inquinamento e sostenere stili di vita più ecologici, prendi in considerazione l’idea di muoverti più spesso a piedi o in macchina.
  • Immagina te stesso nel futuro: come vorresti essere fra 5, 10, 20 anni? Visualizzare la persona che speri di diventare può aiutarti a trovare la motivazione e la voglia di impegnarti per riuscire a realizzarti pienamente. Se ad esempio ti immagini come un grande imprenditore, aspettati la necessità di compiere dei sacrifici e di dedicare molto del tuo tempo al lavoro. Se non riesci ad immaginarti nel futuro, prova a farti questa domanda: “Come vorrei essere ricordato una volta defunto?” Pensare alla propria morte non è sicuramente piacevole, ma a volte è utile per ridefinire cosa davvero è importante per te nella vita. Se ti piacerebbe che gli altri ti ricordassero come una persona intelligente e colta, allora trova del tempo per leggere e visitare musei; se vorresti restare nei cuori dei tuoi cari come un amico dolce e affidabile, coltiva i momenti di socialità e lavora sulla tua crescita personale.
  • Definisci delle priorità: fai una lista delle esperienze che per te è più importante e gratificante vivere, in modo da distinguere ciò che ti motiva di più. Se per esempio dai molta importanza alla famiglia e vuoi essere un buon genitore, sicuramente avrai meno tempo libero da dedicare ad altro: scegli perciò su cosa concentrarti, tenendo conto dei due punti precedenti, ossia dei tuoi valori e delle tue speranze per il futuro. Nei quei casi in cui invece si è costretti a fare qualcosa per necessità non trascurabili (ad esempio, si deve dimagrire per motivi di salute), prova ad adattare i comportamenti da assumere sulla base delle tue necessità: potresti ad esempio fare delle passeggiate con il tuo bambino o provare ricette fantasiose per proporre le verdure a tutta la famiglia.

 

La formulazione degli obiettivi

Questo passo è imprescindibile: la realizzazione di uno scopo dipende in gran parte da come esso è stato definito. Tieni conto perciò di queste indicazioni:

  • Crea degli obiettivi smart. Essi cioè devono essere Specifici, Misurabili, Attivabili, Realistici e Temporizzabili. Questo infatti permette di capire se si sta andando nella direzione giusta o no e consente di avere un’idea più chiara su cosa fare per raggiungere il proprio scopo. Ad esempio, non è sufficiente pensare: “voglio imparare lo spagnolo”. Un fine così generico può infatti risultare dispersivo e confusivo. Meglio allora decidere di imparare 5 parole al giorno: questa meta è precisa e fattibile, perché consente di progredire quotidianamente spendendo poco tempo.
  • Delinea gli obiettivi a breve e a lungo termine: rifletti su cosa vuoi ottenere in un futuro abbastanza prossimo e su cosa invece richiede più tempo. È importante che questi diversi aspetti siano in linea fra loro o, perlomeno, non in contraddizione: se ad esempio vuoi diventare medico, un buon obiettivo a breve termine potrebbe essere quello di passare l’esame di anatomia, non quello di passare più tempo con gli amici. Una volta fatta questa distinzione, concentra le tue energie sugli obiettivi a breve termine, tenendo però presenti quelli a lungo termine per motivarti maggiormente.
  • Per ogni obiettivo, imposta degli step graduali. Ad esempio, se vuoi correre una maratona, dividi il tuo piano di lavoro in passi progressivi: riuscire a correre per 5 km, poi per 10, 21 e così via. A volte infatti si pretende di ottenere tutto subito e si perde motivazione quando il proprio ideale appare ancora lontano: definire dei traguardi durante il percorso aiuta a tenere alto il morale e a trovare delle soddisfazioni anche in itinere.

L’azione

L’azione è l’ultimo passaggio e riguarda il come facciamo qualcosa. La modalità infatti con cui ci impegniamo può incentivarci a profondere ancora più energie o viceversa farci desistere dal continuare. Ecco tre piccoli consigli:

  • Concediti dei premi: quando ti comporti in linea con i tuoi scopi, stabilisci delle ricompense da darti. Se durante la settimana lavori sodo, ad esempio, programma delle uscite nel weekend per divertirti e goderti dei movimenti piacevoli.
  • Inserisci dei piccoli sgarri: cedere alle tentazioni a volte è un bene, anzi può essere utile nel raggiungimento dell’obiettivo. Se vuoi seguire una dieta, per esempio, dopo un po’ potresti mollare a causa della fatica richiesta: se invece ti concedi un po’ di qualcosa che ti piace ad ogni pasto, continuare sarà più facile. Ad esempio, se lo yogurt bianco a colazione proprio non ti alletta, mettici un cucchiaino di miele; se l’insalata ha poco sapore, usa un olio aromatizzato. È importante però che queste trasgressioni siano piccole e non stravolgano l’intento iniziale.
  • Pianifica il momento migliore per svolgere quell’attività: è opportuno impostare una routine giornaliera per identificare il tempo più adatto per far ciò che si è stabilito. Se per esempio la sera dopo lavoro si è troppo stanchi per fare sport, magari potrebbe essere una buona idea andare a letto un po’ prima e allenarsi la mattina. Qualunque sia il momento scelto, cerca di mantenerlo costante nel tempo per formare un’abitudine, in modo che sia poi più facile da seguire; una buona cosa è anche inserire degli stimoli o dei promemoria che ti aiutino. Nell’esempio precedente potresti infatti prepararti gli abiti il giorno prima e pianificare una colazione gradevole da gustarsi dopo l’esercizio fisico.

 

Le nove mosse proposte costituiscono delle buone indicazioni per accrescere il proprio impegno. È possibile notare che il paragrafo più lungo è quello dedicato alla motivazione e che il discorso si accorcia via via fino alla fine: i consigli sono infatti stati messi in ordine progressivo, a partire dalla categoria più importante per arrivare a quella più secondaria. I tre step delineati sono infatti tutti imprescindibili, ma hanno un peso diverso e sono di difficoltà differente: è senz’altro più facile pianificarsi dei premi e degli sgarri che individuare i propri valori e visualizzare sé stessi nel futuro. Nel caso in cui ci si senta particolarmente confusi, si può prendere l’idea di rivolgersi ad uno psicologo per fare chiarezza su ciò che si vuole diventare e sulla strada in cui procedere, nonché sui propri attuali limiti e punti di forza: ciò aiuterà non solo ad incanalare le energie nella giusta direzione, ma anche a ritrovare sé stessi e accrescere la propria autostima.

 

 

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