L’Ansia vista dalla giusta prospettiva

La parola ansia richiama il verbo tardo latino “angere” che significa affannare, stringere, angosciare.

Immaginando una scala dove lo stress è il primo gradino, l’ansia è a un livello superiore. Essa, a differenza dello stress, è sempre consapevole in quanto la persona la sente sia a livello fisico che psicologico. I sintomi fisici possono essere: sudorazione, senso di caldo o freddo, tachicardia, tensione nervosa e muscolare, difficoltà a respirare, insonnia, bruciore di stomaco…

Da un punto di vista psicologico si verifica un pensiero proiettato sul futuro, pertanto la persona avrà eccessive preoccupazioni per ciò che potrebbe capitare, senso di impotenza e di perdita di controllo, difficoltà di concentrazione, difficoltà a essere obiettivi, irritabilità, impazienza, senso di inquietudine.
Fai sempre attenzione a non identificarti troppo con quanto appena citato. Valuta bene quali sensazioni sono veramente presenti con una certa costanza nella tua vita, usa cioè la logica dell’esclusione di ciò che ti appartiene solo in parte e/o occasionalmente.

 

Ora ti darò qualche indicazione per ridurre lo stato ansioso:

  • fare delle passeggiate preferibilmente in mezzo al verde
  • respirare aria pulita
  • allontanarsi dai rumori artificiali
  • sentire la brezza sulla pelle
  • esporsi alla luce e al calore del sole

 

Tutti questi sono medicamenti benefici che la natura ti regala, perché cercando di concentrarti su queste sensazioni stacchi il pensiero dal futuro al presente. Se il suggerimento ti sembra banale e troppo scontato, non farlo con una certa regolarità e vedrai che l’ansia al posto di migliorare probabilmente peggiorerà. Adesso integro la strategia che ho descritto nell’esercizio precedente. Potrai quindi rilassarti ulteriormente aggiungendo queste altre indicazioni.

Siediti sulla solita poltrona comoda o sdraiati sul materasso nuovo che hai comprato, chiudendo gli occhi nel caso tu non stia continuando l’esercizio precedente. Pensa di essere in cima a una palazzina di quattro piani davanti alla porta di un ascensore. Entra e premi lo zero. Lentamente l’ascensore scende e la porta si apre. Davanti a te c’è un posto molto bello che potrebbe essere una spiaggia col mare, oppure un prato verde col bosco e le colline…
Cammina a piedi nudi in questo luogo e prova a immaginare gli stimoli provenienti dalla natura: il sole, l’aria, i colori, il canto degli uccelli, il rumore delle onde, il fruscio degli alberi, i piedi nudi sulla terra… In lontananza vedi una sagoma molto luminosa che ti viene incontro: potrebbe essere una persona cara, un’anima, Gesù, un’entità superiore o chi preferisci. Quando siete vicini vi abbracciate e una luce benefica portatrice di pace e serenità ti avvolge. Rimani in questo stato per quanto tempo lo desideri. Poi, vi salutate con la promessa di rincontrarvi. Dentro di te permane un senso di calma e tranquillità. Ti dirigi senza fretta verso l’ascensore e risali questa volta al terzo piano. Prendi consapevolezza del tuo corpo con qualche piccolo movimento, ascolta i rumori della stanza dove sei e ritorna alla realtà aprendo lentamente gli occhi.

Ti avverto che durante questo esercizio potrebbero esserci dei pensieri intrusivi, non combatterli o mandarli via ma accoglili e torna a concentrarti appena ci riesci. Con la pratica potrai verificare che sarà sempre più facile lasciarsi andare al rilassamento e alla meditazione. Se non ci credi non provarci nemmeno, ma così facendo non mi puoi nemmeno smentire.

 

 

 

 

 

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