Con l’avanzare della tecnologia, i videogames ormai spopolano non solo fra i ragazzi, ma anche fra i giovani adulti. L’ampia disponibilità e varietà di questo tipo di giochi, inoltre, fa sì che quasi tutti possano trovare quello più adatto a sé e ai propri gusti.
Sono molti i fan e i sostenitori di questo tipo di divertimento, ma vi è altrettanta preoccupazione, specialmente fra i genitori, sui possibili effetti dannosi dei videogames sui bambini, in particolar modo quelli violenti. Vediamo allora più nel dettaglio quali possono essere i lati positivi e negativi connessi all’utilizzo di tali strumenti, facendo riferimento, nello specifico, ad un gioco molto in voga negli ultimi tempi: Clash of Clans.
Vantaggi
- Diverse ricerche hanno evidenziato come i videogames possano aumentare le capacità di attenzione e quelle visuo-spaziali, incrementando così la concentrazione degli utenti. Uno studio svolto nell’Università di Toronto, ad esempio, ha dimostrato l’influenza positiva esercitata dalla pratica di videogames d’azione sulle performance in compiti che implicavano l’attenzione visiva. In generale, inoltre, sembrerebbe che le aree del cervello preposte all’attenzione siano più efficienti e reattive nei giocatori.
- Rispetto ad altri hobby, come la lettura o il cinema, i videogames mettono l’utente in una posizione attiva, in cui è chiamato a vagliare diverse possibilità, valutare la situazione in cui si trova e prendere delle scelte per aumentare di livello. Questo può aiutare i soggetti in età evolutiva ad acquisire migliori capacità di ragionamento, decision-making e problem solving. Inoltre, è questo un buon modo per diventare consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni e del significato delle proprie scelte.
- Il fatto di dover impegnarsi per avanzare nel gioco predispone alla costanza e alla motivazione, virtù che risultano utili anche a scuola, nello sport e, in futuro, nel contesto lavorativo.
- Alcuni videogiochi sono disegnati e progettati appositamente per favorire l’apprendimento di abilità logiche, matematiche e linguistiche. In particolare, essi possono costituire una valida risorsa per bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento.
- La realtà virtuale è inoltre stata sperimentata recentemente nella terapia di bambini e adolescenti, mostrando ampi effetti benefici e un maggior grado di accettazione e motivazione, da parte dei pazienti, rispetto ad altre forme di trattamento. Ad esempio, il gioco Pokémon Go è stato utilizzato come stratagemma, con ragazzi depressi, per costringersi ad uscire di casa e respirare dell’aria fresca: sembra qualcosa di banale, ma può essere molto sfidante per chi soffre di questo disturbo.
Nel caso specifico di Clash of Clans, esso promuove la consapevolezza dell’importanza di utilizzare e sviluppare le proprie risorse, la motivazione e la costanza. Inoltre, sembra favorire anche capacità sociali, come la collaborazione: il gioco infatti prevede la costruzione di un villaggio e l’attacco a quelli altrui, ma consente anche di cedere e donare truppe per allearsi con qualcun altro contro clan nemici. Inoltre, si può chattare con altri giocatori, incrementando così gli scambi sociali.
Svantaggi
- Il ritmo d’azione elevato di alcuni giochi li rende inadatti a bambini e teenager, provocando irritabilità, nervosismo e irrequietezza.
- Alcuni videogames possono predisporre all’aggressività e all’ostilità. Ciò può succedere non soltanto con giochi violenti, ma anche con quelli competitivi.
- Il tempo passato al PC riduce quello dedicato allo sport e all’esercizio fisico, favorendo così la sedentarietà.
- Le ore passate davanti allo schermo possono causare irritazioni all’occhio; in particolare, la luce blu emessa dallo schermo può essere fonte di danni permanenti alla retina e alla pelle del viso e predisporre al cancro. Infine, la luce blu inibisce la produzione di melatonina e può generare insonnia.
- L’utilizzo di videogames aggressivi, come per esempio quelli di guerra, può provocare la normalizzazione alla violenza. L’utente, cioè, si abitua alla visione di scene cruente e inizia, senza rendersene conto, a considerarle normali: ciò conduce a sottostimare gli effetti negativi della violenza, ad una riduzione di empatia nei confronti delle vittime e, in ultima analisi, ad una maggiore predisposizione a commettere atti devianti.
- I videogiochi possono portare a dipendenza, con conseguenze gravi pari a quelle di altre forme di addiction, quali l’abuso di alcool e droga. Nei soggetti che sviluppano dipendenza dai videogames, infatti, si ritrovano modifiche nella struttura cerebrale a livello del sistema di ricompensa neurale e si osservano comportamenti simili a quelli dei dipendenti da sostanze stupefacenti o alcoliche.
Nel caso particolare di Clash of Clans, sono stati riportati numerosi casi di individui dipendenti, che, oltre ad impiegare una quantità di tempo eccessiva giocando, arrivavano a spendere cifre esorbitanti per aumentare di livello.
Infine, anche se non si tratta di svantaggi connessi direttamente all’utilizzo di videogiochi, bisogna considerare il rischio di adescamento online: molti pedofili, infatti, sfruttano proprio le chat dei giochi per sedurre e attirare ragazzini.
Conclusioni
In definitiva, come spesso avviene per la tecnologia in generale, i videogames non sono né buoni né cattivi, ma è l’uso che se ne fa che può essere improprio. Inoltre, gli effetti sono soggettivi e non possono essere generalizzati a chiunque. Si riportano però una serie di consigli che costituiscono una buona linea-guida per tutti:
- Limitare il tempo passato sullo schermo a poche ore a settimana. Ai genitori, si consiglia di consentire ai bambini di giocare soltanto dopo i compiti e di alternare questa forma di intrattenimento con altre più salutari per il corpo, come lo sport, e di incentivare gli incontri sociali dal vivo, come le uscite con gli amici. Si ricorda inoltre che esistono dei programmi specifici che spengono autonomamente il PC quando il tempo scade, così da obbligare il bambino a terminare l’attività anche se l’adulto è impegnato.
- Controllare che il gioco scelto sia adatto alla fascia d’età del ragazzo che lo utilizza; per i più piccoli, è bene evitare quelli che prevedono cambi d’azione e di scena molto veloci.
- Non utilizzare i videogames la sera, perché la luce blu, come detto prima, peggiora la qualità del sonno e rende più difficile l’addormentamento.
- Preferire i giochi meno aggressivi; evitare quelli particolarmente violenti.
In conclusione, i videogames non sono da bandire o eliminare, ma è buona cosa utilizzarli con moderazione e senso critico, ponendo delle regole e dei limiti al loro uso.