La mandala therapy è una tendenza oggi molto in voga che deriva, in realtà, da una forma di meditazione orientale antichissima e millenaria. Scopri in cosa consiste e perché praticarla!
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Cos’è un mandala?
La parola mandala deriva dal sanscrito e significa “cerchio”. Questa forma geometrica è presente in quasi tutte le culture e in molte di esse assume significati mistici e spirituali. Accanto ad essa, compaiono poi altre figure semplici e basilari, come il quadrato. Secondo i buddisti, il mandala simboleggia il viaggio interiore dell’uomo, che lo porta, attraverso mille peripezie, a scoprire e conoscere il centro di sé stesso.
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Perché colorare i mandala fa bene?
Al di là del significato che il mandala rivestiva nella cultura orientale, sono stati ampiamente dimostrati i benefici derivanti dal colorare questi disegni. In genere, si associano pennarelli e tempere all’infanzia e da adulti si preferisce limitarsi a strumenti più “seri”, come penne e block-notes. Tuttavia, numerose ricerche ribadiscono l’effetto rilassante e anti-stress derivante dal colorare e sottolineano la sua efficacia anche negli adulti. Colorare, infatti, stimola le aree del cervello collegate all’attività motoria, alla creatività e ai cinque sensi, attivando l’emisfero destro, che in genere viene trascurato a discapito di quello sinistro. In tal modo, è possibile liberare la mente dalle preoccupazioni e dallo stress quotidiano, esprimere sé stessi e sfogare la propria fantasia. Uno degli psicologi che per primo aveva intuito quanto appena illustrato è il celebre Jung, secondo il quale colorare i mandala indurrebbe uno stato di calma e aiuterebbe a concentrarsi su sé stessi.
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Come colorare un mandala
Non ci sono regole su come praticare questa attività: puoi svolgerla come e quando vuoi! Tuttavia, per ottenere un maggior senso di benessere, si consiglia di dedicare a tale hobby le ore pomeridiane e serali, per smaltire la tensione e l’affaticamento della giornata appena trascorsa. Prima di iniziare, può essere utile rilassarsi attraverso una breve meditazione guidata (in rete se ne possono trovare molte) e fare attenzione alle proprie emozioni e al proprio umore. Si suggerisce poi di colorare il proprio mandala in un luogo tranquillo, lontani dalle distrazioni. Una volta completato il nostro lavoro, sono tante le opzioni disponibili: se si desidera seguire le indicazioni dei monaci tibetani, allora occorre distruggere o bruciare il proprio mandala, per ridurre l’attaccamento ai beni materiali e ricordare che niente dura per sempre; altrimenti, possiamo decidere di conservare i nostri mandala, magari appendendoli al muro o scegliendo anche un titolo. Può essere interessante guardarli a distanza di tempo e notare se il nostro modo di colorare cambia a seconda delle emozioni o del momento che stiamo vivendo!
In conclusione, colorare mandala è un buon modo per ritrovare la pace e la serenità, ma ricorda che, se stai vivendo un momento particolarmente difficile, rivolgersi ad uno psicologo è consigliabile!
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