Quante volte ci si chiede perché, dopo tante ferite e delusioni, si continuano a ripetere gli stessi errori e ci si innamora di partner con caratteristiche simili? Ci si era ripromessi di non mettersi più con gli uomini troppo pieni di sé o con le donne invadenti ed ecco che accade ancora di perdere la testa per persone con quegli stessi difetti che, secondo noi, ci facevano soffrire.
Perché succede questo?
In realtà, è perfettamente normale tendere a scegliere sempre lo stesso tipo di partner. Ognuno di noi, infatti, tende a ricreare le relazioni che in passato ha avuto con i propri genitori. I rapporti familiari che instauriamo da piccoli, infatti, fungono un po’ come una sorta di “alfabeto relazionale”, una base per tutte le successive relazioni. I bambini che si sono sentiti amati, protetti e sostenuti nella loro crescita, sviluppano fiducia in sé e negli altri; di solito sono responsabili e amorevoli nelle loro relazioni da adulti e tendono a scegliere partner con le stesse caratteristiche. Se invece i primi rapporti con i genitori sono stati ricchi di insicurezze e disagio, è probabile che le stesse difficoltà si ripresentino una volta cresciuti: chi non si è sentito sufficientemente amato e valorizzato tenderà a chiedere continue conferme dal proprio partner e a sviluppare dipendenza; viceversa, chi ha imparato a contare solo su sé stesso perché non adeguato e supportato in infanzia probabilmente eviterà di entrare in intimità profonda con qualcuno e si impegnerà in relazioni superficiali e poco coinvolgenti.
Se questo è vero, non bisogna però pensare che il nostro destino sia già segnato e che non possiamo fare niente per cambiarlo. Anche se il nostro passato influenza in modo determinante le nostre scelte in amore, le esperienze che facciamo e le persone che incontriamo possono arricchire e trasformare il nostro “alfabeto relazionale”, cambiando non solo il nostro modo di rapportarci agli altri, ma anche la visione che abbiamo di noi stessi. Non si deve quindi disperare: le occasioni di crescita e miglioramento sono tante. Anziché biasimare i nostri partner, colpevoli di avere sempre gli stessi difetti, possiamo iniziare a cambiare prima noi stessi, provando a dedicarci ad esperienze diverse e costruttive.
La scelta ideale, però, è quella di impegnarsi in un percorso di psicoterapia: questo infatti costituisce il percorso elitario per mettersi in discussione, abbracciare nuove prospettive e liberarsi dai condizionamenti del passato, attenuando il fardello delle ferite che portiamo dentro di noi. Questo non implica per forza un lavoro di analisi lungo e impegnativo alla ricerca dei traumi subiti: molto spesso un sostegno rispetto alle difficoltà vissute nel presente è sufficiente per apportare un significativo miglioramento e per risanare ciò che è stato.