L’intervento psicologico nella cura dell’emicrania e della cefalea

Il mal di testa è molto comune fra la popolazione occidentale e si manifesta con sintomi quali dolore, senso di affaticamento e spossatezza. L’emicrania, invece, comporta attacchi più gravi e invalidanti, che spesso impediscono al paziente di svolgere le normali incombenze quotidiane, costringendolo a letto. Essa si accompagna a senso di nausea, vomito e disturbi della vista.

Questo disturbo viene curato attraverso una terapia farmacologica, ma essa non risolve tutti i casi e, in genere, non è sufficiente ad eliminare il disagio. Ciò perché i fattori psicologici svolgono un ruolo fondamentale nell’esordio di tali sintomi: lo stress, in particolare, rappresenta una delle cause principali. L’emicrania, inoltre, è spesso associata alla presenza di psicopatologia, come depressione, disturbi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare, dipendenza da sostanze, disturbo post-traumatico da stress e disturbi di personalità. In aggiunta, alcune persone hanno una scarsa consapevolezza delle proprie emozioni e tendono a manifestarle attraverso il corpo, esprimendo così il loro malessere. Anche quando l’emicrania non è accompagnata a malattie di questo tipo, può comunque sottendere forme lievi di disagio.

 

L’intervento psicologico nella cura dell’emicrania e della cefalea

L’intervento psicologico nella cura dell’emicrania e della cefalea

Per questo, la psicologia può venire in aiuto nel caso di tali sofferenze, aumentando l’efficacia dei farmaci e portando ad una completa guarigione. In particolare, sono ideali i training di rilassamento e la mindfulness, che permettono di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e di imparare a gestire l’ansia e lo stress. Anche il biofeedback può essere utilizzato con successo per rilassarsi ed alleviare così i sintomi. Inoltre, la terapia cognitiva permette di entrare in maggior contatto con le proprie emozioni e di intervenire sulle cause del disturbo, migliorando di riflesso anche le relazioni interpersonali e l’autostima. Infine, alcuni particolari approcci terapeutici, come quello della psicoterapia funzionale, permettono di intervenire, oltre che sulla psiche, anche sul corpo in maniera più diretta, come per esempio attraverso il massaggio.
Se soffri di emicrania, dunque, prendi in considerazione l’idea di rivolgerti ad un professionista per migliorare la tua condizione e gestire meglio questa problematica.

Nel frattempo, ecco qualche piccolo esercizio che puoi fare tutti i giorni per imparare a rilassarti e a prendere consapevolezza del tuo corpo:

Respiro diaframmatico: una volta trovata una posizione comoda, inspira ed espira provando a muovere la pancia e non il torace. Quando ci riesci, conta fino a tre quando inspiri e fino a sei quando butti fuori l’aria. È importante riuscire ad utilizzare tutti e sei i secondi per espirare, espellendo così, gradualmente, tutta l’aria. Ripeti l’esercizio per almeno cinque respiri e, se riesci ad eseguirlo con facilità, prova ad allungare man mano i tempi, impiegando sempre il doppio dei secondi nella fase dell’espirazione.
N.B: Per un maggior senso di rilassamento, un trucchetto è quello di visualizzare della luce blu che entra dal naso quando inspiri e del fumo denso quando espiri dalla bocca.

Body scan: inizia prendendo consapevolezza del tuo respiro, senza però cercare di cambiarlo. Osserva così l’aria che entra e quella che esce. Quando ti senti pronto per iniziare, prova a concentrarti per un momento soltanto sui tuoi piedi. Lentamente, sposta l’attenzione su ognuna delle altre parti del corpo: i polpacci, le cosce, il bacino, le spalle, il collo e la testa.
N.B: prova ad eseguire questo piccolo esercizio ogni sera prima di addormentarti per dormire sonni tranquilli!

Mandala: per i più creativi, un’alternativa originale e divertente alle tecniche di rilassamento più conosciute è quella di colorare dei mandala, ossia delle figure considerate simboli sacri in oriente. Su internet è possibile trovare tanti templates completamente gratuiti, ma se si vuole avere più varietà si possono acquistare appositamente delle raccolte. Quando hai scelto il tuo mandala, fai in modo di staccare completamente dal resto della realtà (scegli un luogo tranquillo, spegni il cellulare e magari accendi una candela anziché la luce della lampadina) e inizia a colorare scegliendo le tonalità che più ti aggradano.
N.B: puoi anche annusare degli oli essenziali o mettere della musica rilassante per goderti un momento di puro relax.

 

 

 

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