Cos’è il pensiero positivo?
In genere, si pensa che pensare positivo significhi vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. In effetti, il senso comune non è lontano dalla verità: pensare positivo significa proprio riuscire a trovare aspetti favorevoli e vantaggiosi anche nelle circostanze peggiori, mantenendo una visione speranzosa e ottimistica del futuro. Per farvi capire ancor meglio il concetto, però, voglio raccontarvi una brevissima storia:
Il signor A e il signor B hanno entrambi perso il lavoro a causa della chiusura improvvisa della fabbrica in cui erano impiegati. Per tutti e due è stato un avvenimento molto doloroso, perché non vivono nell’oro e hanno una famiglia da mantenere. A, infatti, cade in depressione e passa le sue giornate a pensare in ansia al fatto che, alla sua età, non sarà facile trovare un’altra occupazione. B, nonostante sia coetaneo di A, non demorde e inizia a presentare curriculum a destra e a manca, utilizzando il suo tempo libero per imparare nuove cose, come usare meglio il PC, che potrebbero agevolarlo nella ricerca di un lavoro: sa di avere buone capacità ed è convinto che il cambiamento di vita, per quanto inatteso e spiacevole, alla fine porterà qualcosa di buono.
Pensiero positivo – Perché è importante e come coltivarlo
Come vedete, il signor A e il signor B hanno reagito in modo molto diverso allo stesso evento negativo: pur in condizioni pressoché identiche, A si è scoraggiato e demoralizzato, mentre B ha trovato in sé la forza e le risorse per adattarsi alla nuova situazione e vederne i vantaggi, come l’occasione per imparare cose nuove e la possibilità di un nuovo posto di lavoro. La differenza fra A e B sta proprio nell’atteggiamento mentale dei due, nel loro approccio alla vita: A tende a rimuginare sulla sfortuna accaduta, B invece riesce ad essere ottimista e fiducioso. Pensare positivo significa proprio riuscire, come B, a concentrarsi sugli aspetti buoni e utili piuttosto che su quelli negativi.
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Attenzione però: non si deve confondere il pensiero positivo con la tendenza a ignorare il dolore e la tristezza o illudersi che le cose andranno sempre per il meglio. Chi pensa positivo, infatti, è sempre realistico e non si perde in speranze vane: ad esempio, uno studente che è ben preparato per la verifica e si presenta fiducioso delle sue conoscenze il giorno del compito possiede l’atteggiamento corretto, mentre uno che confidi di prendere un bel voto pur avendo a malapena aperto il libro coltiva un ottimismo chiaramente malsano e disfunzionale.
Perché è importante?
Ovviamente, pensare positivo permette di sentirsi più felici, spensierati e soddisfatti. Oltre a questo, però, consente anche di raggiungere più facilmente gli obiettivi personali e il successo: ripensando alla storiella di prima, infatti, è ovvio che il signor B, che si impegna attivamente per trovare un nuovo lavoro e si dà da fare per migliorarsi, sarà sicuramente facilitato nel ricoprire una nuova occupazione rispetto al signor A; per di più, anche a fronte delle stesse capacità, probabilmente B farebbe una più bella impressione nei colloqui rispetto ad A, perché maggiormente fiducioso nelle proprie capacità e convinto di potercela fare. Infine, anche nel malaugurato caso in cui i due protagonisti non riescano ad ottenere un impiego, B riuscirebbe senz’altro ad adattarsi meglio alla disoccupazione.
Il pensiero positivo, dunque, ha un enorme potere sia perché condiziona il nostro umore, sia perché favorisce la buona riuscita in tutti gli ambiti di performance, che siano scolastici, lavorativi o sportivi.
Come coltivarlo
A qualcuno viene spontaneo pensare positivo, mentre qualcun altro, come A, è più predisposto a concentrarsi sugli aspetti negativi. Se ti sembra di appartenere alla seconda categoria, non disperare: il pensiero positivo si può imparare!
Ecco alcune dritte:
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Scrivi, ogni sera, tre cose belle della giornata appena passata.
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Segna in un foglio in quali occasioni ti sei sentito in ottima forma o hai avuto successo e prova a ripensarci ogni tanto per ricordarti delle tue qualità e capacità.
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Visualizza situazioni di successo: ad esempio, se devi fare una presentazione importante a lavoro, puoi immaginare te stesso mentre parli con fluidità e sicurezza; se sei un atleta, puoi visualizzarti mentre esegui alla perfezione il gesto tecnico.
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Usa un dialogo interiore positivo: bandisci pensieri come “non ce la farò”, “faccio schifo”, ecc e trasformali in frasi positive, come “Se mi impegno, posso farcela” o “posso migliorare”.
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Usa l’ironia e l’umorismo.
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Quando fallisci o capita qualcosa di spiacevole, analizza quello che è successo e prova a trarne degli insegnamenti utili per il futuro.
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Perdona te stesso e gli altri.
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Circondati di persone che ti trasmettano allegria e benessere.
Vedrai che, se metterai in pratica questi consigli, il tuo umore migliorerà nettamente e raggiungerai risultati migliori! Se però non riesci a mantenere un atteggiamento positivo o stai attraversando un momento particolarmente difficile, un percorso psicologico è raccomandabile.
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