L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.
George Bernard Shaw
I cuccioli di tutte le specie giocano. Attraverso il gioco, infatti, si impara a conoscere il mondo, si misurano le proprie capacità, ci si sperimenta in mille modi. Nessuno mette in dubbio l’importanza del gioco per i piccoli: stimola la mente e li aiuta a crescere sani e intelligenti. Ma perché da adulti si smette di giocare?
Di solito, quando si è grandi si tende a considerare il gioco come uno spreco di tempo, una perdita di minuti e ore che potrebbero essere dedicati a qualcosa di più utile e necessario. In effetti, giocare è un’attività fine a sé stessa, priva di uno scopo che non sia il piacere intrinseco legato a ciò che si sta facendo. Eppure, secondo la scienza non si dovrebbe mai smettere di giocare, neanche da adulti. Curioso di sapere perché? Leggi questa lista!
Giocare aumenta la creatività: quando ci lasciamo andare e ci facciamo coinvolgere in un’attività che ci piace, mettiamo in moto il nostro cervello, ci concentriamo e siamo così presi da ciò che stiamo facendo da non accorgerci di tutto il resto. Questa condizione stimola i nostri neuroni a lavorare in modo nuovo e diverso, favorendo la produzione di idee e la fantasia.
Giocare aumenta la produttività: se ci si diverte, si sente meno la fatica e si è più motivati. Ecco perché, in realtà, giocare fa bene anche al lavoro: inserire degli spazi ludici porta ad impegnarsi di più, a resistere meglio allo stress e, come citato nel punto precedente, a trovare nuove idee.
Giocare fa bene alla salute: giocare stimola la liberazione di endorfine e inibisce la produzione di cortisolo, ormone legato allo stress, con enormi benefici per tutto il corpo e per la mente.
Giocare fa rilassare: quando si gioca, ci si prende una pausa dalle preoccupazioni e dallo stress quotidiano. Si ha così l’occasione di staccare la mente e di ritrovare un po’ di calma e di benessere.
Giocare favorisce la socialità: che sia sfidandosi ad una partita a calcio o ballando con le amiche, giocare avvicina agli altri, rappresenta spesso un’occasione per conoscere nuove persone e permette di coltivare i propri rapporti di amicizia.
Giocare fa bene all’amore: le coppie che giocano insieme sono quelle che riportano una maggiore soddisfazione, una più alta intimità e più spiccate capacità di resistere alle difficoltà. In effetti, anche la vita sessuale, se affrontata come un gioco e non come una performance, regala più benessere e appagamento.
Giocare ci avvicina ai nostri figli: un adulto che sappia ancora giocare e lasciarsi andare, saprà sicuramente divertire e coinvolgere anche i suoi bambini, godendosi appieno i momenti con loro!
In conclusione, tutti dovremmo giocare e divertirci un po’ di più. A volte, però, le difficoltà e le pressioni imposte dall’ambiente in cui cresciamo ci rendono così tesi e controllati che non riusciamo più a lasciarci andare come una volta. Un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia, specialmente quella del sorriso, è l’ideale per ritrovare scioltezza e serenità, riscoprendo in sé la capacità di giocare come quando si era piccoli.