Come annunciare l’arrivo di un fratellino

Rivelare al proprio bambino una nuova gravidanza è emozionante e sfidante allo stesso tempo. Spesso si è incerti su quali siano le parole più adatte e si temono reazioni di gelosia. In effetti, queste preoccupazioni sono fondate: anche se alcuni piccoli accolgono con entusiasmo la notizia, altri possono manifestare ansia e rabbia.

 

Come annunciare l’arrivo di un fratellino

 

Ecco allora alcuni consigli su come riferire la cosa a seconda dell’età del proprio bimbo:

> I lattanti sono coloro cui è più facile comunicare la gravidanza. Essi infatti sono troppo piccoli per rendersi pienamente conto della cosa e per sviluppare preoccupazioni come quella di essere trascurati da mamma o papà. Un modo semplice per portare loro la buona novella è quella di dire “La mamma ha una parte speciale del corpo, proprio dentro la pancia, che si chiama utero, dove crescono i bambini; adesso nell’utero della mamma c’è un bambino che cresce e fra qualche mese uscirà.” È probabile che i piccoli non capiscano del tutto la cosa. Per aiutarli a prepararsi all’arrivo del fratellino o della sorellina, puoi magari comprare una bambola o un pupazzo e giocare assieme a loro.

 

> I bambini in età pre-scolare tendono in genere a fare un sacco di domande quando scoprono che la loro mamma è incinta, tanto che potrebbero far sentire i loro genitori in imbarazzo, specialmente quando chiedono come ha fatto questo bimbo ad arrivare. L’importante è rispondere alle loro curiosità mostrandosi aperti e disponibili alla conversazione, ma senza fornire troppi dettagli e utilizzando un linguaggio molto semplice. Può essere utile leggere insieme qualche libriccino sul tema; consiglio in particolare “Aspetto un fratellino” di Marianne Vilcoq e “C’è un bambino nella pancia della mamma?” di Stephanie Blake. Occorre inoltre fare attenzione al fatto che a quest’età è normale che i figli abbiano emozioni altalenanti e contraddittorie: un attimo prima possono essere eccitatissimi e felici per la notizia, l’attimo dopo scontrosi e preoccupati. Accetta queste manifestazioni e non rimproverare mai i bimbi per ciò che sentono: a quest’età, i piccoli imparano a gestire i loro stati emotivi e il miglior modo per aiutarli è quello di accettarli, ricordando loro che li amiamo tanto indipendentemente dalle sensazioni che provano.

 

>I bambini in età scolare possono manifestare disagio e preoccupazione, anche se sono più grandi. Come descritto nel caso precedente, accogli le loro reazioni e sii pronto a discuterne, chiedendo loro quali sono i dubbi e le paure che hanno. Rassicurali sul fatto che ci saranno amore e attenzioni per tutti.

 

In definitiva, accetta le possibili reazioni dei tuoi figli e accompagnali con amore e pazienza ad affrontare questo cambiamento in famiglia.

 

 

 

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