Una mamma per rivale – la competizione fra madre e figlia

La madre ha un ruolo determinante e centrale nella vita della figlia: rappresentando per lei il primo e più importante modello femminile, influenza inevitabilmente il suo futuro come donna, compagna e poi, a sua volta, genitore. Dalla salute di questo rapporto dipende quindi in buona parte la crescita e il benessere della figlia.

Tuttavia, molti ostacoli possono frapporsi nell’instaurarsi di questa relazione, che già di per sé è complessa e difficile. Quando dà alla luce una bambina, una donna può inconsciamente desiderare che la figlia sia uguale a lei, che le vorrà bene più che a nessun altro, che la prenda ad esempio e diventi una ragazza perfetta. Dietro a queste aspettative, in realtà, si nasconde spesso il bisogno di sentirsi amate e di riparare a ferite subite nelle relazioni passate, spesso proprio nel rapporto stesso con la madre.

k

i

Un momento di svolta particolarmente importante per l’evoluzione del rapporto fra madre-figlia è però l’età della pubertà, in cui la ragazza inizia a svilupparsi e ad apparire più femminile. Se prima è normale che la bambina si riferisca alla madre come modello, la imiti e la consideri la più bella, è altrettanto sano e giusto che ora la giovane adolescente inizi a prenderne le distanze, cercando di scoprire i propri gusti e interessi, nonché un modo personale di esprimere sé stessa e la propria femminilità. Per alcune mamme, questa fase può essere difficile da accettare, non solo perché vedono la figlia allontanarsi, ma anche perchè la sua crescita può risvegliare in loro un desiderio di giovinezza, facendo nascere invidia per ciò che ormai non hanno più. È comune che questi sentimenti si sviluppino in donne molto insicure e bisognose di conferme, che richiedono attenzioni su di sé e che presentano tratti narcisisti.

Per far fronte a questo senso di gelosia nei confronti delle figlie, le madri possono mettere in atto diverse strategie. Fra le più frequenti, c’è la tendenza a comportarsi come amiche più che come genitori e il tentativo di imitare le ragazze, vestendosi e truccandosi come loro; un altro comportamento tipico è invece quello di essere fortemente critiche nei confronti delle giovani, rimproverandole continuamente e svalorizzando i risultati che raggiungono. Spesso, inoltre, le mamme possono cercare di ribadire indirettamente la loro superiorità, ad esempio dicendo che quando avevano l’età della figlia erano più magre di lei e che l’uomo che hanno sposato è migliore dei ragazzi da lei frequentati. A prescindere da queste diverse modalità, tutti i casi descritti sottendono una forte competizione messa in atto dalle madri: spaventate dalla crescita delle figlie, dal loro diventare donne, si comportano come delle rivali, desiderando inconsciamente la loro giovinezza e freschezza.

Purtroppo, è molto difficile che una madre riconosca di nutrire sentimenti negativi nei confronti della figlia e che chieda aiuto per questo; più frequentemente, è quest’ultima a rivolgersi ad uno psicologo a causa delle difficoltà provocate in lei dal comportamento genitoriale. Simili condotte materne, infatti, impediscono alla ragazza di maturare e sviluppare la propria identità come dovrebbe avvenire in adolescenza; inoltre, la rivalità, anche se mascherata e resa poco evidente da gesti apparentemente amichevoli, fa sentire la figlia non amata per quello che è, ma criticata e giudicata. Un genitore dovrebbe aiutare la giovane donna a trovare la propria strada, valorizzare la sua femminilità e sostenerla nel processo di crescita; controllare continuamente il suo aspetto, i suoi voti, le sue scelte porta invece a farla sentire inadatta e imperfetta.

Se sei una donna e ti rendi conto di trovarti o di esseri trovata in una situazione di questo tipo, ti consiglio quindi un percorso psicologico: il peso delle ferite subite in un ambiente familiare di questo tipo è sempre molto difficile da portare, ma con l’aiuto di uno psicoterapeuta è possibile accettare quanto accaduto e far sì che non influenzi negativamente la propria vita.

b

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *