Ghosting e orbiting, cosa sono e perché fanno male

L’uso sempre più comune e massivo dei social ha favorito la comparsa di comportamenti molto dannosi e distruttivi in una relazione, ossia il ghosting e l’orbiting.

Il primo, letteralmente, si traduce in una scomparsa improvvisa: ci si frequenta per un po’, ci si sente regolarmente, iniziando a sviluppare qualcosa di più di un’amicizia e poi ecco che.. puff!… uno dei due sparisce misteriosamente. Non risponde ai messaggi, non si fa più vivo, non chatta, senza fornire alcuna spiegazione.

 

Ghosting e orbiting, cosa sono e perché fanno male

 

A questo comportamento, decisamente sconfortante e spiazzante per chi lo subisce, talvolta segue quello definito orbiting, che consiste nel continuare a far sentire la propria presenza all’altra persona attraverso like o commenti nei social dopo aver interrotto di punto in bianco la relazione.
Normalmente, definiremmo le persone che compiono simili gesti come codarde o vigliacche. In genere si pensa che si siano semplicemente stufati di noi o che non piacevamo loro abbastanza. In realtà, il ghoster, ossia colui che sparisce inaspettatamente, è di solito una persona che sperimenta ansia e difficoltà nell’entrare in una relazione intima con qualcuno: proprio nel momento in cui il rapporto inizia a prendere forma, sente il bisogno di fuggire, non tanto dall’altra persona in sé, ma da un legame più profondo.

 

Alla base di questo comportamento c’è quindi un forte disagio nelle relazioni interpersonali e la fatica a impegnarsi per davvero in un rapporto serio. Quando poi si passa all’orbiting, si evidenzia anche una difficoltà nell’interrompere chiaramente e definitivamente il legame: oltre a non aver dato una spiegazione per poter chiudere a tutti gli effetti la storia, chi fa orbiting continua anche ad alimentare la speranza di un ritorno, lascia una traccia, seppur minima, nei social impedendo all’altra persona di svoltare pagina. Un atteggiamento del genere, però, non è sinonimo di interesse genuino né tanto meno di amore, ma consiste in realtà in una forma di manipolazione, perché è un modo per continuare a tenere agganciato l’altro a sé.

Chi subisce ghosting e orbiting si trova in una situazione molto difficile dal punto di vista psicologico. Il fatto di essere lasciato senza la possibilità di un confronto diretto non permette di dare un senso alla cosa, che viene vissuta come un vero e proprio abbandono. Non è facile accettare una sparizione senza poter comprendere e spiegare razionalmente il fatto. Inoltre, il ghosting fa emergere continui dubbi: è normale chiedersi se abbiamo sbagliato qualcosa, se avremmo dovuto comportarci diversamente. L’orbiting risulta essere ancora più confondente e frustrante, perché continua a farci ripensare a chi ha deciso di interrompere la relazione, senza darci la possibilità di lasciarsela alle spalle.

Se si incappa in comportamenti del genere, è quindi assolutamente normale che la propria autostima venga intaccata e che si provino una forte tristezza e uno spiacevole senso di spaesamento. Per superare il difficile momento, è importante accettare l’avvenuto e smettere di rimuginare, comprendendo però che l’interruzione della relazione dipende dai limiti e dalle difficoltà dell’altro piuttosto che da un proprio errore. Per poter far questo, la cosa migliore è chiedere aiuto e rivolgersi ad uno psicologo per dei colloqui di supporto. Inoltre, se si è vittima di orbiting, consiglio di bloccare subito sui social la persona in questione.

 

 

 

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