Nell’uomo è insito il bisogno di conoscere il futuro, nei suoi diversi aspetti quali salute, lavoro, amore. Fin dalla notte dei tempi gli antichi si rivolgevano agli oracoli (il più famoso di questi è quello di Delfi). Ora i nuovi “profeti” sono maghi e cartomanti, che, come dimostrano alcune inchieste, non sono spinti dal desiderio di aiutare le persone a progettare il loro avvenire, bensì il loro intento è quello puramente economico. Tant’è vero che spesso non hanno nemmeno una vaga preparazione, ma semplicemente rispondono da call center con l’indicazione da parte dei superiori di trattenere l’utente più a lungo possibile.
Ma cosa spinge una persona a servirsi di questo tipo di prestazione così diffuso ma altrettanto pericoloso e non riconosciuto istituzionalmente? Intravvedo alcune possibili motivazioni: da un punto di vista sociale l’aumentata incertezza causata dalla crisi economica; da un punto di vista etico la fragilità del sistema dei valori attuale; da un punto di vista psicologico la paura del futuro unita a una scarsità di risorse personali per affrontare il presente.
Perché scegliere uno psicologo piuttosto che un cartomante
Rivolgersi a uno psicologo ti responsabilizza poiché lo devi incontrare di persona e già questo è indice del desiderio di assumerti la volontà di risolvere il tuo piccolo o grande problema. Potrai lavorare sulla tua autostima, migliorando i pensieri che fai su te stesso, rafforzando il senso di autoefficacia. Diversamente, rivolgendoti all’occulto, metti la tua vita nelle mani di un presunto destino che non dipende da te: il paradosso consiste proprio nel desiderio di controllare il proprio futuro ottenendo l’esatto opposto, lasciando che sia il mago o chi per esso a decretare ciò che è previsto per te. Il concetto della profezia che si autoavvera, cioè il fatto che ciò che pensi ha maggiore probabilità di realizzarsi, è un fenomeno psicologico studiato scientificamente, pertanto lo psicologo ti potrà aiutare a riflettere e ad agire in maniera proficua per gestire bene il presente e progettare nei limiti del possibile senza affanni il futuro.
Chi gioca d’azzardo ha una visione fatalistica dell’esistenza, in sostanza ritiene di avere poco controllo su di essa ed è pertanto vulnerabile nell’affidarsi ai cosiddetti “futurologi” con il rischio di sviluppare una vera e propria dipendenza. Anche in questo caso la psicologia cerca di riportare l’individuo alla consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità nell’affrontare e gestire la vita.
Per concludere: con un mago ti affidi alla casualità del destino, con lo psicologo alla causalità delle tue azioni.