Rimanere a casa, come tutti noi dobbiamo fare a causa dell’emergenza Covid-19, fa sì che la maggior parte delle famiglie trascorra tutto il tempo assieme, molto più di quanto accadeva prima delle restrizioni. I bambini e i ragazzi non vanno a scuola, i genitori lavorano da casa: accade allora che mariti, mogli, papà, mamme, fratelli si ritrovino all’improvviso a dover gestire una convivenza cui non sono abituati.
Tanti sono gli scenari che possono prefigurarsi. Nei casi migliori, si può approfittare del nuovo stile di vita proprio per godersi di più i propri cari e coinvolgere tutta la famiglia in attività costruttive ed edificanti. Purtroppo, però, non sempre è così facile e la situazione può essere inasprita da conflitti e dissidi.
Rimanere tutti confinati all’interno delle stesse mura, infatti, può far affiorare diverse problematiche. Innanzitutto, occorre considerare la presenza di alcuni ostacoli pratici che possono causare conflitto. In molte case, ad esempio, ci sono soltanto uno o due computer e in queste situazioni ci si trova a dover spartirsi il tempo sul device: ai grandi serve per lavorare, ai piccoli per seguire le videolezioni o vedere i compiti che sono stati assegnati. Se non si ha la possibilità di acquistare un nuovo PC, le liti possono essere ridotte stabilendo una tabella con degli orari da rispettare che tengano conto il più possibile delle esigenze di tutti; inoltre, conviene usare il telefonino per tutto ciò che non richiede necessariamente un dispositivo più grande. Similmente, se insorgono altre difficoltà legate alla gestione di spazi e oggetti in comune, il consiglio è quello di programmare insieme una routine e delle regole da osservare.
In secondo luogo, l’isolamento può, paradossalmente, generare mancanza di privacy, un senso di soffocamento. Il lungo tempo passato con i familiari, infatti, può far sì che ci si senta sempre osservati e circondati dagli altri e che non si abbiano gli spazi per sé che prima magari si trovavano al lavoro, in palestra o con gli amici. Ciò avviene soprattutto negli appartamenti, ove lo spazio è fisicamente ridotto per consentire a ciascuno la propria intimità. Anche in questo caso, un consiglio utile potrebbe essere quello di stabilire degli orari anche per lo svago e il divertimento di ciascuno, ricordando di rispettarlo. Ad esempio, se si sceglie di seguire una lezione di fitness online, si può comunicarlo anticipatamente agli altri e chiedere di non essere disturbati. Approfittate poi di tutti quei momenti in cui siete per forza soli, come in doccia, per rilassarvi.
Infine, può accadere che la vicinanza porti a far emergere problematiche già esistenti, che però prima era più facile evitare o ignorare proprio grazie alla presenza del lavoro o di altri impegni. Questo può riferirsi a tutta la famiglia, ma in generale riguarda soprattutto le dinamiche di coppia. La routine stressante e frenetica di tutti i giorni, infatti, poteva distogliere l’attenzione dalle tensioni e dalla mancanza di comunicazione fra i partner. Con l’obbligo di rimanere a casa e una convivenza costante, si è costretti a guardare in faccia queste difficoltà, che riaffiorano con tutta la loro prepotenza. In questi casi, la cosa migliore è affidarsi ad uno psicologo per risolvere la situazione e gestire il conflitto.
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