Destinazione paradiso, paradiso città; peccato però che per andarci bisogna salire su un carro funebre!
C’è che prendo un treno che va
a paradiso città
io mi prenderò il mio posto
e tu seduta lì al mio fianco
mi dirai, destinazione paradiso
paradiso città
Gianluca Grignani
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Credo e spero che andremo in tanti in paradiso anche perché dopo Adamo ed Eva e proprio difficile fare un peccato originale! Questa volta affronto un argomento tabù, più di qualcuno a malapena riuscirà a leggere il titolo e subito dopo per paura si toccherà certe parti del corpo per fare gli scongiuri, ma la fortuna sorride solo agli audaci! E’ inutile mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi prima o poi tutti moriremo… forse anch’io! Comunque è abbastanza verosimile che la Signora venga a trovare qualcuno di nostra conoscenza…tanto vale essere un po’ preparati.
Elaborazione del lutto
Il dolore derivante dalla morte di una persona cara è probabilmente una delle più intense esperienze che dobbiamo affrontare durante la nostra vita. Non c’è la ricetta per superare quei momenti, ciascuno li vive in maniera diversa. Ciononostante, esistono degli elementi comuni a tutti.
L’elaborazione del lutto
Il lutto è il processo di ridefinizione del nostro mondo e della nostra realtà privati della presenza di una persona che ci era particolarmente cara. Rimarginare una ferita così profonda può richiedere tempo e pazienza. L’elaborazione del lutto consiste nel tornare più volte sull’immagine, sui sentimenti e sulle memorie legate alla persona che amavamo, fino a che quella perdita non ci risulta più così intollerabile e dolorosa. Cicerone diceva che la vita dei morti sta nella memoria dei vivi. Probabilmente quando i nostri pensieri ed emozioni assumeranno tinte piacevoli, poetiche e di speranza il lutto comincia ad essere superato. Un bell’esempio di “poesia reale” ci viene regalato da Einstein, uno che ne sapeva una pagina piu del libro: “La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull’albero della vita.” I sentimenti tipici conseguenti ad un lutto possono essere la rabbia, il dolore, il senso di colpa per essere vivi o per non aver fatto qualcosa, impotenza, e vergogna. Essi hanno momenti di intensità diversa e ciò fa parte di un naturale processo. Ciò è particolarmente vero in morti improvvise o se non si è potuti stare vicini alla persona che poi è scomparsa, tanto quanto avremmo voluto. Le emozioni negative del lutto possono anche avere degli effetti fisici come un senso di tensione nei muscoli o di oppressione nel petto, stanchezza, ansia, difficoltà nel dormire e calo dell’appetito. Nel tempo questi fenomeni torneranno a riapparire, ma ogni volta in maniera più leggera e con una durata più breve.
Il lutto anticipato
Assistere una persona cara in fase terminale risparmia la solitudine così tipica del morire nella nostra società. Johon Lennon diceva che a volte la vita è quel qualcosa che ci capita mentre stiamo facendo altri progetti. Con l’assistenza al morituro abbiamo l’opportunità di essere vicini, di intensificare i legami affettivi, di comunicare i nostri sentimenti, di condividere il dolore e di cominciare ad accettare la morte prima che arrivi. Curare una persona che sta morendo può essere sconvolgente ma anche una delle più profonde e straordinarie esperienze d’amore della nostra vita. Il tempo da solo non guarisce magicamente il dolore. L’esperienza suggerisce i seguenti consigli:
Accetta il tuo dolore.
Accettare il dolore è il primo passo verso l’accettazione della perdita della persona cara. Sii paziente con te stesso e rispetta i tuoi sentimenti.
Parla con franchezza e sincerità
Comunica il tuo dolore. Parla dei tuoi ricordi e pensieri con coloro che possono ascoltare e capire la tua perdita. Se cerchi di proteggere le altre persone nascondendo i tuoi bisogni, li renderai confusi e incerti su come ti possano aiutare. Questo è ancora più vero se vi sono bambini coinvolti; essi possono sentirsi colpevoli della tua infelicità.
Abbi cura di te stesso
Trattati bene, mangia bene e mantieniti in forma. Questo può alleggerire un’eventuale depressione e aiutarti a dormire meglio.
Preghiera e meditazione in solitudine
Questo può essere un periodo per riconsiderare e approfondire il senso della vita. Passeggiare o stare a contatto con la natura può aiutarci a capire l’essenza transitoria delle cose e a dare il giusto valore a ciò che si ha. Puoi anche voler passare del tempo in un luogo sacro. Non trattenerti dal farlo, la preghiera anche se non cambia il nostro destino tuttavia modifica i sentimenti.
Cerca un sostegno
Le persone in lutto spesso formano gruppi per avere solidarietà, amicizia e reciproco sostegno. Permettere che gli altri ti aiutino è allo stesso tempo un aiuto per loro. Dare qualcosa di te stesso è molto spesso un passo importante nel processo di elaborazione del lutto. Uno psicologo o un religioso possono aiutarti a risolvere alcuni dei problemi più difficili che si possono creare. Non rinunciare a loro se ne senti il bisogno.
Sostenere gli altri
Se tu sei l’amico o il collega di una persona in lutto ricordati che anche a te un giorno potrebbe succedere di perdere una persona cara. E’ un calcolo delle probabilità, una legge di natura. Alcuni dei precedenti consigli e quelli qui sotto elencati possono aiutarti a stare vicino a qualcuno che soffre per una dipartita:
Accetta i sentimenti del tuo amico per quelli che sono.
Ascolta senza giudicare. Parla francamente e con sincerità quando ti viene chiesto.
Ricorda
Non importa quanto è profondo il tuo dolore, tu comunque non sei solo. Altri hanno già provato questa esperienza e ti possono aiutare a sopportare questo peso, che portato in tanti diventa più leggero. Il modo migliore di onorare la memoria di una persona cara è continuare a vivere una vita piena e ricca.