Le tre menti- Come imparare a gestire pensieri ed emozioni

Le tre menti

Un particolare approccio utilizzato in psicologia, la Dialectical Behavioral Therapy (DBT), distingue tre differenti stati mentali, che condizionerebbero il nostro modo di sentire, pensare e agire. Essi consistono in una parte chiamata “mente razionale” che definisce appunto il mondo della logica e della cognizione; una seconda modalità definita “mente emozionale”, relativa invece alle emozioni, alle passioni e agli istinti; infine, in quest’ottica è presente una terza mente, descritta con l’aggettivo “saggia”, che funge come una sorta di terra di mezzo fra le altre due parti, un punto di equilibrio fra cuore e ragione. Secondo la DBT, normalmente ognuno di noi si sposta da uno all’altro dei tre stati mentali a seconda della situazione, ma c’è la tendenza ad utilizzare più frequentemente una delle due polarità opposte, ossia quella della razionalità o delle pure emozioni. Per ottenere un maggior benessere ed equilibrio interiore sarebbe invece auspicabile imparare ad ascoltare maggiormente la “mente saggia”.

La mente razionale

La mente razionale consiste appunto nel ragionare in modo logico ed obiettivo, tenendo conto solo dei datti di fatto che si hanno a disposizione. Potremmo immaginare questa parte della psiche come un matematico attento e preciso, che interpreta gli eventi della vita come dei particolari teoremi, risolvibili attraverso calcoli e procedimenti razionali. Utilizzare la mente razionale è molto utile per sapersi destreggiare in quelle problematiche tecniche o intellettuali che la vita propone, ad esempio in ambito scolastico o lavorativo. Tuttavia, affidarsi eccessivamente a questa parte, benché possa sembrare la più oggettiva e realistica, può comportare rischi notevoli. La logica del “come volevasi dimostrare”, infatti, non può applicarsi a tutte le situazioni della vita: non ci è dato, ad esempio, di relazionarsi alle persone come se fossero dei numeri. Innamorarsi, fare i genitori o semplicemente divertirsi sono solo alcuni dei tanti casi in cui è necessario ascoltare le proprie emozioni e quelle degli altri, emozioni che spesso spaventano chi è abituato ad utilizzare molto la mente razionale. Chi infatti predilige questo stato psicologico tende a percepire come disorientante e confuso il mondo dei sentimenti e trova quindi conforto nei ragionamenti logici, nella certezza e nell’ inequivocabilità dell’analisi; tuttavia, la vita comporta anche una certa dose di rischio e incertezza. Quanti infatti tendono ad essere troppo razionali spesso hanno difficoltà a compiere delle scelte importanti, perché rimangono fermi a scervellarsi sui possibili pro e contro di una determinata decisione senza tener conto dei propri gusti e delle proprie sensazioni; a lungo andare, infatti, pensare in tal modo porta a perdere contatto col proprio mondo emotivo e quindi ad essere meno consapevoli di ciò che si sente dentro.

La mente emozionale

Al contrario, questa parte dà gran voce alle emozioni, alle pulsioni e agli istinti. Chi attinge spesso a questa polarità è di solito passionale, caldo ed affettivo, ma anche impulsivo, collerico e volubile. Se infatti da un lato ascoltare e farsi guidare dalle proprie emozioni permette di vivere appieno e intensamente ogni attimo, dall’altro fa correre il rischio di agire d’istinto e senza riflettere sulle conseguenze. Il pericolo è infatti quello di rimanere in balia delle emozioni, di non saperle gestire e regolare, apparendo agli occhi degli altri come persone confuse, inaffidabili e irrazionali. Se la mente razionale può essere paragonata ad una nave che fatica ad andare avanti a causa di un mare piatto e di un clima totalmente privo di vento, quella emozionale è simile invece ad una scialuppa costantemente scossa da un oceano in tempesta. Ancora, la mente emozionale può essere immaginata come un artista con la testa fra le nuvole, dotato di grande talento ma perso in un mondo tutto suo.

La mente saggia

La mente saggia è invece come una solida e robusta nave che procede a gonfie vele; essa infatti consiste in quella condizione psicologica in cui riusciamo a comportarci in modo ragionevole e assennato, ma anche consapevole dei nostri sentimenti e bisogni.
Ognuno di noi può sperimentare la mente saggia in modi diversi. Ad esempio, c’è chi la percepisce come quella “vocina” che suggerisce cos’è giusto fare; chi invece la definisce “intuito” o “sesto senso”. Quel che è certo, è che tutti abbiamo la capacità di accedere alla mente saggia e che utilizzarla permette di entrare in azione facendo ciò che è nel nostro interesse. Per imparare a sfruttarla maggiormente, però, è necessaria tanta pratica: con l’esercizio diverrà poi sempre più naturale e spontaneo.

Di seguito dunque è possibile trovare qualche piccola attività da mettere in pratica:

1. Consapevolezza
Questo è il punto di partenza per i successivi esercizi: è infatti un piccolo momento necessario per riflettere sul proprio modo di entrare nei differenti stati mentali. Pensa e scrivi una situazione in cui hai usato la mente razionale, una in cui ti sei affidato a quella emozionale e una infine in cui hai ascoltato la mente saggia. Come ti sei sentito nei tre diversi casi? Come sono state quelle esperienze? Quali sono state le conseguenze del tuo comportamento?
Una volta terminato il compito, prova a pensare a quali sono le condizioni in cui è conveniente usare ciascuna delle tre parti.

2. Respiro
La respirazione è una funzione importantissima del nostro corpo, che però spesso viene data per scontata. Prenditi del tempo per metterti in una posizione comoda: stenditi o rimani seduto, ma appoggia per bene le piante dei piedi a terra e non incrociare né le braccia né le gambe. Con gli occhi chiusi, inizia a prendere consapevolezza del tuo respiro: prova a sentire se è veloce o lento, se si muove di più il torace o la pancia. Prova a rimanere in questo stato per qualche minuto, dopodiché inizia a respirare consapevolmente utilizzando il diaframma: gonfia cioè la pancia quando inspiri e svuotala quando espiri. Cerca di far durare l’espirazione il più a lungo possibile e di buttar fuori tutta l’aria nell’addome. Fai inoltre attenzione alla temperatura dell’aria che entra dal naso quando inspiri e che esce dalla bocca quando espiri.
Dopo qualche minuto, apri gli occhi e sgranchisci lentamente gli arti: come ti senti ora?

3. Visualizzazione
Anche quest’esercizio, come quello precedente, è finalizzato a rilassarsi e ad ascoltare il proprio corpo, ma implica l’uso dell’immaginazione e della concentrazione. Prova a pensare di essere un ciottolo di pietra al centro di un lago: cerca di visualizzare l’acqua attorno a te e il paesaggio, prestando attenzione alle sensazioni, anche tattili e uditive, che stai sperimentando. Lentamente, immagina che l’acqua fresca del lago ti stia spostando verso la riva: goditi la percezione piacevole e calmante di essere cullato e lasciato fluttuare; giunto a riva, focalizzati sul calore e sulla morbidezza della sabbia sotto di te. Permetti alla tua attenzione di rimanere in questa serenità e stabilità, che rappresenta anche il tuo centro, il tuo equilibrio.

4. È questa la mente saggia?
Per finire, un ulteriore esercizio di consapevolezza. Capita, a volte, di trovarsi in delle situazioni in cui ci si vorrebbe comportare in un certo modo ma non si riesce a farlo: ad esempio, si è consci che è giusto che il partner possa uscire con gli amici, ma ci si fa prendere dall’ansia e dalla gelosia e si finisce per costringerlo a rimanere a casa. La prossima volta che ti accade di percepire questo conflitto fra ciò che razionalmente ti sembra corretto e ciò che invece ti senti spinto a fare, prova a chiudere un attimo gli occhi prima di agire, a fare un bel respiro e a chiederti: è questa la mente saggia? Una piccola pausa può infatti incentivare la riflessione e aiutarti a regolare le tue emozioni.
In quest’articolo, ho voluto dare un breve assaggio di un modo per raggiungere un maggior equilibrio interiore, imparando a gestire pensieri ed emozioni. Gli esercizi che ho proposto sembrano semplici, ma in realtà possono produrre effetti diversi in ciascuno: qualcuno potrebbe addirittura sentirsi a disagio nell’ascoltare il proprio corpo, confuso o incapace di rilassarsi. Se ti sembra utile capire meglio queste sensazioni e ricevere una guida ulteriore per regolare le tue emozioni e i tuoi pensieri, prendi in considerazione l’idea di rivolgerti ad uno psicologo, che ti accompagnerà con tatto e delicatezza in questo difficile percorso.

 

 

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