La musica è presente da sempre in ogni cultura, definisce la popolazione, il luogo , il tempo, la storia.
Grazie alle nuove tecnologie e lo sviluppo di piattaforme come youtube , spotify ecc, il concetto di musica si è espanso e ora tutti condividiamo e beneficiamo dell’ ascolto di tutti i generi provenienti da ogni parte del mondo.
Da questa rivoluzione e dai successivi studi nasce quella che viene definita musico terapia, ovvero una disciplina basata sull’uso della musica come strumento educativo, riabilitativo o terapeutico.
Da tempo è noto come l’ascolto e l’esecuzione di suoni e melodie possano agire sugli stati d’animo e sulle emozioni , tanto che nell’ambito sportivo vengono considerati come doping viste le loro proprietà rilassanti o stimolanti.
Il suono , dati i suoi benefici, può essere quindi utilizzato come “terapia complementare”, influenzando capacità cognitive, motorie, intelligenza emotiva, abilità sociali e conseguentemente la qualità della vita.
La sua applicazione varia dall’ascolto, al ballo, al canto ma ovviamente tenendo conto di quelle che sono le differenze individuali , sia nell’elaborazione che nelle problematiche.
Per quanto riguarda il settore d’uso essa può accompagnare la psichiatria, è stato constatato infatti come diminuisca i sintomi della schizofrenia , aiuti nello spettro autistico (agevolando i bambini nella comunicazione e interazione con gli altri), ma oltre ciò può essere usata anche in medicina, ad esempio in cardiologia, logopedia ma anche durante il parto e la gestazione per calmare madre e bambino.
Approfondendo il suo aiuto neurobiologico, diversi studi riferiscono che lo stimolo sonoro attivi più aree celebrali come amigdala, sistema limbico e corteccia prefrontale, aiutando anche la plasticità celebrale, la cosiddetta capacità di modificare la struttura in relazione alle funzioni utili.
Alcuni studiosi come Howard Gardner pensano addirittura alla musica come un’intelligenza distinta, una facoltà a sè stante.
Egli infatti la aggiunge a quelle che considera le sei facoltà umane principali (intelligenza linguistica , logico- matematica, spaziale, cinestetico corporea, personale e musicale).
L’intuizione dei suoi benefici però deriva dall’epoca di Platone che sosteneva la musica e il fatto che migliorasse calma e serenità interiore, tanto da considerare necessaria un’educazione musicale per maturare un carattere equilibrato.
Visti i suoi benefici, che ne pensate di ascoltare più musica ?
–
–
–