Un noto proverbio dice: “Mai lasciare la strada vecchia per quella nuova”. Mi permetto di dissentire in quanto spesso ci attacchiamo a comode certezze anche se non ci fanno stare bene.
Nella mia esperienza professionale mi capita di incontrare persone che perpetuano una relazione affettiva tossica: di recente un ragazzo si è rivolto a me in quanto si è reso conto di non essere innamorato della sua compagna ma decidere di lasciarla sarebbe stata una scelta troppo impegnativa. Questo è dovuto al fatto che l’ignoto, ossia ciò che non conosciamo, spaventa. Abbiamo bisogno in una certa misura di certezze e di controllare il futuro. Il lavoro che faccio come psicologo in queste situazioni non è suggerire una scelta bensì aiutare la consapevolezza della persona ampliando le prospettive. Spesso gli attaccamenti alle consuetudini ci impediscono di immaginare e trovare soluzioni più felici.
Perché abbiamo paura di cambiare?
La paura del cambiamento ha radici primitive ed è sempre servita a proteggerci: nel momento in cui diventa pervasiva, però, ci impedisce di evolvere. Quando la paura ti fa tentennare davanti alle decisioni sarebbe cosa buona ascoltare il tuo istinto e scegliere una direzione, qualunque essa sia, poiché qualsiasi scelta tu faccia ti aprirà a nuove opportunità.
Un’altra percezione ingannevole della paura è quella di farci sentire incapaci di affrontare una determinata situazione. Ci fa sentire piccoli e impotenti rispetto all’obiettivo finale che vorremmo raggiungere. In questo caso bisogna fare un passo alla volta e procedere per obiettivi intermedi quotidiani, muoversi progressivamente in una certa direzione piuttosto che rimanere paralizzati dal terrore di non riuscire a farcela.
Un altro inganno dello stato di paura è quello di ritenere di non avere alternative. “Se lascio il mio compagno resterò da sola per sempre”: a chi non è mai capitato questo pensiero? È normale. La realtà, però, spesso ci contraddice, facendoci incontrare nuove persone o trovare un nuovo amore. Questa è semplicemente la dimostrazione del fatto che la vita ci presenta costantemente diverse opportunità. Una cosa simile accade anche nell’ambito lavorativo: capita di sentirsi intrappolati in un lavoro che non ci piace più e di non trovare il coraggio di cambiare perché comunque ci permette di arrivare a fine mese. La paura di rimanere disoccupati e di non riuscire a pagare l’affitto ci rende ciechi e non ci fa vedere altre possibilità: piuttosto che essere soggiogato da un ambiente che ti fa vivere male ti consiglio di cercare comunque nuove occasioni, inviando curricula, parlando del tuo desiderio di cambiare lavoro e concentrandoti sulle tue competenze.
Un altro motivo per cui abbiamo paura del cambiamento è l’attaccamento alle cose: la casa, la nostra città, l’ufficio, il lavoro ci danno un senso di sicurezza, ma questo a volte non è sinonimo di benessere. Pertanto quando sentiamo dentro di noi un’inquietudine è il caso di chiederci da quale ambito della nostra vita ciò proviene: cominciare a darsi delle risposte a tali disagi è il primo passo che ci fa rompere la resistenza al cambiamento aprendoci a una nuova dimensione dello stare bene.
Per concludere ti voglio ricordare che la paura annessa al cambiare è temporanea e passa nel momento in cui decidi di intraprendere una nuova strada. Tieni inoltre a mente che ogni novità diventa presto consuetudine perdendo il suo aspetto di imprevedibilità.